Secondo una valutazione di Londra nell’aprile 2021, si prevede che l’accordo fornisca una spinta economica marginale di 1,8 miliardi di sterline.
Il Regno Unito ha ufficialmente firmato l’accordo per l’adesione al Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership (CPTPP) il 16 luglio ad Auckland, in Nuova Zelanda. Questo accordo segna un passo importante per il Regno Unito, diventando così il primo nuovo membro a unirsi al blocco commerciale di 11 nazioni, sebbene si preveda un impatto economico limitato. Mentre la Malesia risulta essere il principale beneficiario, con l’ottenimento di esportazioni di olio di palma esenti da dazi nel Regno Unito, altre opportunità di crescita si aprono per entrambe le parti coinvolte.
Il CPTPP, firmato nel 2018 da Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore e Vietnam, ha visto il Regno Unito diventare il primo paese a cercare di aderire dopo l’uscita degli Stati Uniti dal suo predecessore, il Trans-Pacific Partnership. Tuttavia, prima che l’adesione del Regno Unito entri in vigore, dovrà essere ratificata da ciascuno dei 11 membri del blocco, il che è previsto avvenga nella seconda metà del 2024.
Secondo una valutazione di Londra nell’aprile 2021, si prevede che l’accordo fornisca una spinta economica marginale di 1,8 miliardi di sterline (pari allo 0,08%) all’economia britannica nel corso dei prossimi 15 anni. Tuttavia, il quotidiano economico Nikkei riferisce che l’impatto sembra principalmente cosmetico e che pochi paesi asiatici stanno prendendo seriamente in considerazione questo accordo. [...]
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