La crisi agricola (e dei prezzi) in Europa può solo peggiorare

Violetta Silvestri

21/01/2022

C’è un’aria di pessimismo nel settore agricolo europeo: la crisi del gas, sommata all’aumento dei costi per produrre fertilizzanti sta mettendo a rischio le colture. Prezzi alimentari ancora più alti?

La crisi agricola (e dei prezzi) in Europa può solo peggiorare

C’è una crisi dell’agricoltura che serpeggia in Europa.

Mentre gli agricoltori europei si preparano a spargere fertilizzanti sui campi dopo l’inverno, i prezzi altissimi dei nutrienti non lasciano loro altra scelta che usarne di meno e cercare di trasferire i costi lungo la catena alimentare.

I coltivatori di prodotti di base come mais e grano affermano che per la prima volta si trovano esposti a una situazione vulnerabile a causa di gas alle stelle, sanzioni commerciali e problemi di esportazione.

Ora costa molto di più acquistare i prodotti chimici necessari per le colture invernali e la spesa aggiuntiva potrebbe significare piantagioni primaverili ridotte.

Tradotto: una nuova crisi per il settore agricolo-alimentare in Europa.

Fertilizzanti troppo cari: allarme in Europa

Una spirale pericolosa rischia di danneggiare l’agricoltura europea. Con l’aumento dei prezzi del gas, alcuni produttori di fertilizzanti, che utilizzando ampiamente il combustibile, hanno stoppato gli impianti o, comunque, aumentato i prezzi di vendita dei prodotti chimici venduti.

L’Europa è stata più colpita di altre aree dai tagli alla produzione in questo settore, con imprenditori costretti a ridimensionare l’attività per i crescenti costi del gas naturale.

Di conseguenza, i prezzi dei nutrienti sono saliti a livelli record dinanzi alla scarsa offerta e all’elettricità da record.

L’Europa potrebbe affrontare un deficit di circa il 9% del suo fabbisogno annuale di fertilizzanti azotati nel primo semestre, stima VTB Capital. Il cibo può diventare ancora più costoso se i raccolti soffrono o se i loro prezzi aumentano.

Molti agricoltori che non si sono ancora assicurati i prodotti chimici stanno aspettando di acquistare fino all’ultimo minuto, nel caso in cui i prezzi si allentino.

In Ungheria, per esempio, l’uso di fertilizzanti azotati diminuirà dal 30% al 40% circa in questa stagione, danneggiando i raccolti, ha affermato Gyorgy Rasko, un economista agricolo che ha fattorie nel Paese.

“Se c’è una siccità verso la fine di aprile e maggio, l’effetto potrebbe essere ancora più devastante, dal momento che l’azoto aiuta le piante a sopravvivere ai giorni di secca”, ha spiegato.

I nutrienti a base di azoto sono fondamentali per la crescita primaverile in Europa e vengono utilizzati nuovamente da febbraio. Sono esposti alla crisi energetica europea perché prodotti utilizzando il gas.

Non solo, il mercato dei fertilizzanti deve affrontare minacce più ampie, dalle restrizioni all’esportazione di Russia e Cina alle sanzioni sulla produzione di potassio bielorusso.

Raccolti e prezzi alimentari a rischio

Usare meno fertilizzanti potrebbe - e in parte già accade - essere la scelta di alcuni agricoltori, aumentando però il rischio della resa dei raccolti.

Ridurre l’applicazione di prodotti sul grano di circa il 15% rispetto al normale potrebbe diminuire il prodotto finale di circa il 5% e danneggiare il contenuto proteico, ha affermato l’analista di Agritel Isaure Perrot.

Alcuni raccolti potrebbero essere dimezzati senza prodotti a base di azoto, ha affermato Zoltan Bige, chief strategy officer del produttore ungherese Nitrogenmuvek.

Guillaume Cabot, un agricoltore nella regione della Senna Marittima, nel nord della Francia, ha affermato di aver aumentato le piantagioni di lino, che necessitano di meno fertilizzanti azotati, e di aver ridotto altre colture a causa dell’aumento dei prezzi. Le sue spese per questi articoli sono aumentate di 10.000 euro l’anno scorso.

Raccolti meno generosi sarebbero una cattiva notizia per la sicurezza alimentare, con prezzi globali quasi record che già comprimono i consumatori e contribuiscono a un’inflazione in corsa.

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