Non è solo l’Italia a far discutere: la Germania ha sborsato altri 4 miliardi per salvare Nord LB, scansando tutte le offerte dei privati
Anche la Germania alle prese con la crisi delle banche.
Negli ultimi anni è stata l’Italia a finire nell’occhio del ciclone a causa di un sistema bancario debole e instabile - MPS, Carige e Popolare di Bari sono soltanto gli ultimi di una lunga serie di istituti messi con le spalle al muro dalla crisi.
Eppure, nonostante Roma abbia da sempre rubato la scena, neanche la Germania è stata esentata da quel clima di timore e preoccupazione generato dalle progressive difficoltà di alcune sue banche.
Un clima, questo, che ha spinto più e più volte Berlino a intervenire con denaro pubblico e ad accantonare le ipotesi di salvataggio privato. L’ultimo esempio? Quello di Nord LB, banca travolta dalla crisi a causa di una mole insostenibile di crediti deteriorati legati al settore marittimo.
La crisi bancaria in Germania: il caso Nord LB
4 miliardi di euro. A tanto ammonta l’esborso complessivo che la Germania ha sostenuto per il salvataggio pubblico di Nord LB, una delle più grandi banche commerciali del Paese posseduta dagli Stati della Bassa Sassonia e della Sassonia-Anhalt (al 65%).
Eppure, nonostante l’intervento delle autorità tedesche, non sono certo mancati i tentativi di salvataggio privato. Qualche settimana fa i fondi Cerberus e Centerbridge hanno messo sul piatto 600 milioni di euro offrendosi di acquistare congiuntamente il 49,8% della banca tedesca.
Le proposte, però, non sono servite e la Germania ha optato per la soluzione pubblica: i due lander che ad oggi detengono il 65% di Nord LB sborseranno nelle casse della banca 1,5 miliardi di euro e offriranno un altro miliardo di garanzie.
€1,2 miliardi, invece, verranno iniettati dalla Sparkassen, l’Associazione delle casse di risparmio tedesche anch’esse controllate pubbliche.
Perché Berlino ha preferito il salvataggio pubblico?
A chiarire tutti i dubbi sulla vicenda sono stati alcuni funzionari dell’esecutivo tedesco, primo fra tutti Stephan Weil, premier della Bassa Sassonia, che ha definito il salvataggio pubblico di Nord LB come la migliore opzione possibile.
Conferme anche dal ministro delle Finanze Reinhold Hilbers, secondo cui la risoluzione privata della crisi avrebbe determinato costi decisamente superiori: i fondi avrebbero incassato parte degli utili futuri, lasciando al contempo passività agli azionisti.
Il salvataggio pubblico di Nord Lb ha aperto un nuovo round di discussioni sulla relativa normativa europea. Il rischio, secondo alcuni, è che le regole Ue radicheranno la disparità tra Paesi, e favoriranno i sistemi bancari di quelli a maggiore presenza del settore pubblico. Quello della Germania è stato un esempio perfetto.
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