Crisi banche, i risparmi in libretti postali o in buoni fruttiferi sono al sicuro o sono a rischio?

Chiara De Angelis

27/03/2023

La crisi delle banche preoccupa gli italiani. I risparmi maturati su libretti di Poste Italiane, buoni fruttiferi postali e carte sono a rischio o al sicuro?

Crisi banche, i risparmi in libretti postali o in buoni fruttiferi sono al sicuro o sono a rischio?

La crisi delle banche che ha travolto prima Silicon Valley e poi Credit Suisse inizia ad intimorire i risparmiatori di tutto il mondo, compresi quelli italiani. Il salvataggio per quest’ultima è stato possibile grazie all’acquisizione di Ubs, anche se le preoccupazioni continuano a rimanere.

Molti risparmiatori italiani iniziano infatti a domandarsi se la crisi delle banche estere sia solo l’anticipo di un fenomeno che finirà per interessare quanto prima anche qualche istituto di credito italiano.

Ad intimorire i cittadini è soprattutto il pericolo di poter perdere le somme accantonate a risparmio dopo anni di duro lavoro e sacrifici. Una sorta di garanzia in questo senso è offerta dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fidt) per i gli importi fino a 100.000 euro.

Ma chi invece è titolare di carte prepagate, buoni fruttiferi di Poste Italiane o semplici libretti di risparmio postale può dormire sonni tranquilli o rischia di perdere il denaro depositato? Vediamo subito di dare una risposta esauriente al quesito.

Crisi banche, i risparmi sui libretti di Poste Italiane sono al sicuro?

I primi a chiedersi se la crisi delle banche possa avere delle ripercussioni sui propri risparmi sono i titolari dei libretti di Poste Italiane. Quanti in questi giorni si stanno domandando se la disponibilità liquida accantonata su questi strumenti sia al sicuro o meno possono tirare un sospiro di sollievo.

Fortunatamente, non corrono alcun rischio. La motivazione è abbastanza semplice: i depositi sui libretti postali o sul conto corrente BancoPosta sono tutelati in maniera importante dallo Stato perché la maggioranza assoluta di Poste Italiane è in mano all’Ente.

Questo è quanto si legge a conferma dal sito internet ufficiale del Governo. Per essere ancora più precisi, i libretti postali emessi da Cassa Depositi e Prestiti godono della garanzia totale (100%) dello Stato sul capitale sottoscritto.

Crisi banche, i risparmi in buoni fruttiferi sono a rischio?

Un’eventuale crisi delle banche potrebbe invece dare filo da torcere a chi detiene risparmi in buoni fruttiferi postali? Al riguardo pare non ci siano dubbi.

La garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, oltre ai libretti postali, salvaguarda anche i risparmi in buoni fruttiferi, così come i certificati di deposito, gli assegni circolari, il conto corrente bancario e il conto deposito.

Stiamo parlando insomma di una garanzia ad ampio raggio d’azione che finisce per tutelare a 360 gradi i risparmiatori e le somme da questi messe da parte nel corso del tempo. Dunque, qualora si presentasse la possibilità di fallimento di qualche banca, almeno questi risparmi non sarebbero a rischio.

Crisi banche, cosa potrebbe accadere al denaro su carte prepagate

Se nei casi sopra visti non c’è ragione di temere una perdita del denaro depositato sui libretti di Poste Italiane e in buoni fruttiferi postali, passiamo a vedere se i risparmi sulle carte prepagate sono a rischio.

Anche in questo caso, come per i precedenti, non c’è da allarmarsi o correre ai ripari perché tali accantonamenti di denaro sono al sicuro da una un’ipotetica crisi bancaria. Ancora una volta ci pensa il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi a tutelare i risparmi depositati sulle carte prepagate, ma nel rispetto di una condizione.

Di quale si tratta? La garanzia è offerta dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fidt) esclusivamente alle carte prepagate dotate di IBAN. Solo in questo caso, infatti, tali strumenti di risparmio e pagamento sono assimilabili ad un deposito bancario.

Crisi banche, quali sono le garanzie offerte dal Fidt sui risparmi

Riepilogando, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fidt) funge da scudo ad un’eventuale crisi delle banche per quel che concerne la sicurezza dei risparmi presenti sul libretto di Poste Italiane, sulle carte prepagate e in buoni fruttiferi postali.

Tale garanzia non è senza limite di importo ma preserva solo i depositi di ciascun depositante fino a 100.000 euro in caso di liquidazione coatta amministrativa.

Esistono poi altre tutele che vanno ad abbracciare i cosiddetti “saldi temporanei” pur toccando di poco i 100.000 euro. Sono esempi di saldi temporanei la liquidità che si riceve dalla vendita di una casa, quella ricevuta in eredità e come Trattamento di Fine Rapporto.

Rientrano nell’elenco anche le somme ricevute a titolo di assegno di divorzio o come indennizzo dall’assicurazione. Il termine temporaneo riguarda invece la durata della garanzia, la quale si interrompe trascorsi nove mesi dall’accredito della liquidità.

Superato questo termine, il risparmiatore ha a disposizione diverse chance. Può ad esempio decidere di comprare una nuova abitazione, reinvestendo così il denaro, oppure può trasferire le somme superiori a 100.000 euro su un conto diverso o su un altro strumento purché l’operazione sia compiuta entro e non oltre i nove mesi di durata della garanzia.

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