I risultati del sondaggio di Money.it: per il 48% dei rispondenti la soluzione migliore per la crisi di governo sarebbero delle elezioni anticipate, mentre il 36% è per il Draghi-bis.
Le elezioni anticipate sono l’opzione migliore per questa crisi di governo. Questo è il responso del sondaggio lanciato da Money.it alla vigilia del discorso di Mario Draghi che, prima al Senato e poi alla Camera, dovrà far sapere al Paese se è intenzionato a confermare le sue dimissioni oppure, magari senza il Movimento 5 Stelle, andare avanti con un suo governo-bis.
Guardando l’esito del sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo stato realizzato a campione, emerge come il 48% dei rispondenti sia favorevole a delle elezioni anticipate per risolvere questa crisi di governo.
Al tempo stesso, il 36% vorrebbe invece un Draghi-bis senza il Movimento 5 Stelle mentre, il 10%, sarebbe propenso al prosieguo di questa maggioranza. Soltanto il 5% infine vedrebbe di buon occhio un governo tecnico che traghetti il Paese fino alle prossime elezioni politiche.
A meno di 24 ore dalla resa dei conti in Parlamento, tutti gli scenari sul tavolo sarebbero in ballo anche se, negli ultimi giorni, è aumentato il pressing sia dentro sia fuori i confini nazionali per far restare Mario Draghi a Palazzo Chigi.
leggi anche
Governo Meloni, chi saranno i ministri se il centrodestra vince le elezioni: la conferma a sorpresa
Il sondaggio sulla crisi di governo
Come si può vedere dal sondaggio, i lettori di Money.it sembrerebbero essere sostanzialmente spaccati su quale potrebbe essere l’esito migliore di questa crisi di governo scoppiata in piena estate.
Se da una parte l’opzione più gettonata è stata quella delle elezioni anticipate, sono stati in molti i rispondenti al sondaggio che vorrebbero comunque una permanenza di Mario Draghi a Palazzo Chigi.
In una sorta di borsino, al momento sembrerebbero essere in rialzo le quotazioni di un Draghi-bis, con il Movimento 5 Stelle che appare destinato a una ennesima spaccatura che andrebbe a puntellare ulteriormente una nuova maggioranza che, a prescindere, non avrebbe comunque dei problemi numerici.
Tutto però dipenderà dalla volontà di Mario Draghi: se l’ex numero uno della Bce dovesse confermare le proprie dimissioni, a quel punto solo un governo tecnico imposto da Sergio Mattarella potrebbe evitare le elezioni anticipate.
La delicata situazione nazionale e internazionale tra guerra, aumento dei prezzi, crisi delle materie prime e pandemia, alla fine potrebbe allontanare le urne soprattutto in virtù del fatto che, questa travagliata legislatura, è ormai vicina alla sua scadenza naturale di marzo 2023.
© RIPRODUZIONE RISERVATA