Criptovalute, calcio, rottamazione, stralcio delle cartelle: ecco tutte le sanatorie inserite nella manovra approvata alla Camera.
La legge di Bilancio è stata approvata alla Camera e, ormai, il testo non verrà più modificato prima del via libera definitivo del Senato. Ora che la manovra è stata definita, è possibile mettere insieme anche tutte le sanatorie introdotte dal governo Meloni per il 2023 e a farlo è il Sole 24 Ore.
Sono 12, secondo i calcoli del giornale degli industriali, le diverse tipologie di sanatorie, comprendenti definizioni agevolate e chiusure delle liti. E, ricordiamo, alla fine non è stato inserito anche il condono dei reati tributari.
Il governo ha parlato, sin da prima del varo della manovra, di una tregua fiscale. E di fatto, tra le diverse norme, si può parlare di una serie di misure che aiutano i contribuenti a chiudere i conti con il Fisco. Con provvedimenti riguardanti non solo le cartelle esattoriali, ma anche le criptovalute o il calcio.
Le sanatorie su criptovalute e calcio
Tra le novità assolute della manovra c’è l’intervento sulle criptovalute: vengono definite le regole sulla tassazione e si introduce anche una sanatoria per i contribuenti che non hanno indicato in dichiarazione il possesso di cripto-attività o i redditi da loro derivati.
Per aderire e regolarizzare la propria posizione sulle criptovalute detenute fino al 31 dicembre 2021, i contribuenti devono presentare una domanda seguendo regole che verranno fissate dall’Agenzia delle Entrate. Oltre alla dichiarazione si dovrà versare una sanzione. Inoltre, le cripto-attività vengono definite come redditi di natura finanziaria anche per quelli passati e vengono quindi tassate con aliquota al 26%.
Per le federazioni e le società sportive dilettantistiche e professionistiche, quindi viene compresa anche la Serie A, è arrivata la sospensione dei versamenti di Iva e ritenute per un totale di 889 milioni di euro previsti per gli scorsi giorni. I pagamenti dovranno essere effettuati entro il 29 dicembre, anche con possibilità di rateizzazione. La sanzione sarà del 3%.
Gli avvisi bonari e gli errori formali
La definizione agevolata riguarda anche gli avvisi bonari ricevuti dai contribuenti per gli errori emersi con i controlli automatizzati del Fisco: vale per il periodo in corso al 31 dicembre 2019, 2020 e 2021. Ma il termine di pagamento non deve essere scaduto all’1 gennaio 2023. Bisognerà versare i contributi dovuti insieme a interessi e sanzioni (ridotte al 3%).
Prevista anche la possibilità di chiudere le pratiche per errori formali con una somma di 200 euro per ogni periodo d’imposta a cui sono riferite le violazioni. Sarà possibile pagare in due rate di pari importo, una entro il 31 marzo 2023 e un’altra entro il 31 marzo 2024.
I ravvedimenti, gli accertamenti e le controversie
La manovra introduce anche un ravvedimento speciale per i tributi amministrati dal Fisco sulle dichiarazioni del 2022, versando un diciottesimo del minimo edittale delle sanzioni, oltre a imposta e interessi. Si tratta di una regolarizzazione consentita solamente se le violazioni non sono state già contestate. Ridotte anche le sanzioni (a un diciottesimo del minimo) per gli accertamenti con adesione: sarà possibile anche ricorrere al pagamento attraverso un massimo di 20 rate trimestrali.
Per le liti pendenti, la definizione agevolata toccherà anche le controversie riguardanti l’Agenzia delle Dogane. In alternativa sarà possibile, entro il 30 giugno 2023, ottenere un accordo conciliativo fuori udienza per le controversie tributarie su atti riguardanti l’Agenzia delle Entrate, con un accordo tra le parti (con sanzioni ridotte a un diciottesimo del minimo).
Controversie in Cassazione e omesso versamento
La manovra introduce anche la rinuncia agevolata alle controversie tributarie pendenti in Cassazione: la rinuncia deve avvenire entro il 30 giugno 2023 con una definizione transattiva delle pretese in giudizio, pagando le somme dovute per le imposte, gli interessi e gli accessori, ma con sanzioni ridotte.
Sarà possibile anche regolarizzare l’omesso versamento dei tributi su rate in seguito ad accertamento di adesione agli avvisi di accertamenti, rettifica e liquidazione, ma anche dopo un reclamo o una mediazione. Per sistemare la propria posizione si dovrà versare integralmente la somma entro il 31 marzo 2023 o con pagamenti venti rate.
Lo stralcio sotto i mille euro e la rottamazione delle cartelle
La legge di Bilancio ha introdotto anche lo stralcio delle cartelle sotto i mille euro affidate alla riscossione tra il 200 e il 2015, ma con un’importante novità introdotta alla Camera: per i carichi affidati agli enti locali viene previsto un regime specifico, con la necessità di adottare una delibera entro il 31 gennaio 2023. La scadenza, inoltre, slitta al 31 marzo 2023 (inizialmente era il 31 gennaio). Per le multe stradali l’annullamento riguarderà gli interessi e non le sanzioni e il rimborso spese per le procedure di notifica.
C’è poi una nuova rottamazione delle cartelle, estesa alle multe stradali per interessi e aggio. La definizione agevolata dei carichi affidati alla riscossione dal 2000 al 30 giugno 2022 è stata estesa alle sanzioni che non siano quelle per violazioni tributarie o degli obblighi sui contributi e i premi previdenziali. Rientrano, quindi, anche le sanzioni relative al Codice della strada. La domanda di adesione dovrà essere presentata entro il 30 aprile 2023.
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