In Asia, il bath thailandese si è rafforzato del 6% nel periodo compreso tra il primo agosto e il 12 settembre, poco più del 5% conseguito dal ringgit malese e dalla rupia indonesiana
Un occhio puntato sulla Federal Reserve e uno sulle banche centrali asiatiche. In seguito alle aspettative di un taglio dei tassi di interesse negli Stati Uniti, il dollaro si è indebolito. Di pari passo, gli investitori hanno iniziato a spostare il denaro verso le valute dei mercati emergenti, scegliendo quelle che hanno maggiori probabilità di trarre vantaggio da un biglietto verde debole.
In Asia, il bath thailandese si è rafforzato del 6% nel periodo compreso tra il primo agosto e il 12 settembre, poco più del 5% conseguito dal ringgit malese e dalla rupia indonesiana. In generale, Thailandia, Malesia e Indonesia hanno beneficiato – e continuano a farlo – di una solida crescita economica e un prodotto interno lordo reale in aumento su base annua, nel trimestre compreso tra aprile e giugno.
In Giappone, intanto, lo yen ha superato il livello psicologico chiave di 140 contro il dollaro, visto che la valuta nipponica ha esteso il suo rialzo dal punto più debole in quasi 38 anni registrato a luglio. Questa è stata inoltre la valuta del Gruppo dei 10 con le migliori performance nel trimestre appena trascorso, con un guadagno del 15%, poiché gli investitori si stanno preparando a un ulteriore restringimento del divario dei tassi di interesse tra Usa e Giappone. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA