In scadenza la prima fase per la presentazione delle istanze per l’Ape Sociale e la pensione anticipata per i lavoratori precoci: ecco le date da ricordare per non perdere il diritto all’agevolazione.
L’INPS ha dato il via alle domande per l’Ape Sociale, l’anticipo pensionistico con il quale si può andare in pensione compiuti i 63 anni di età.
Allo stesso tempo l’INPS ha comunicato le date per la presentazione dell’istanza per andare in pensione con 41 anni di contributi, possibilità riservata ai lavoratori precoci, ossia coloro che hanno iniziato a lavorare prima del compimento dei 19 anni di età.
Per inviare la domanda però non c’è un anno di tempo, ma solo pochi mesi; per accedere a questi due benefici per la pensione anticipata, infatti, bisogna presentare due diverse istanze, la prima delle quali è in scadenza a marzo 2018.
Quindi se non volete perdere il diritto di andare in pensione prima della maturazione dei requisiti previsti per i trattamenti previdenziali ordinari (pensione di vecchiaia, di anzianità e anticipata) dovete affrettarvi perché non avete più molto tempo; inviando la domanda dopo la scadenza, infatti, rischiate di perdere il diritto all’agevolazione.
Per non correre rischi ecco una guida con tutte le date utili per andare in pensione in anticipo con l’Ape Sociale e con le agevolazioni previste per i lavoratori precoci.
Come funziona la domanda per il pensionamento anticipato?
Chi nel 2018 intende andare in pensione anticipatamente usufruendo dell’Ape Sociale oppure beneficiando delle agevolazioni previste per i lavoratori precoci deve darne comunicazione all’INPS entro marzo 2018.
In questa prima fase, infatti, bisogna inviare all’INPS l’istanza per la verifica delle condizioni con la quale l’ente verifica che il soggetto richiedente è in possesso dei requisiti necessari per accedere ad uno dei due percorsi per l’uscita anticipata dal mondo del lavoro. Una volta valutati i requisiti l’INPS respinge o rigetta l’istanza.
A questa prima fase possono partecipare tutti i soggetti che matureranno i requisiti per l’Ape Sociale nel 2018; quindi, per inviare la domanda non è necessario che questi vengano maturati entro la data di scadenza della prima fase.
Solo nel caso in cui l’INPS accoglierà l’istanza di verifica delle condizioni il soggetto dovrà presentare una seconda istanza una volta maturati i requisiti per l’Ape Sociale o per la pensione anticipata dei lavoratori precoci.
Questo però vale solamente per i requisiti anagrafici (età, anni di contributi, etc…) Al momento della presentazione della prima istanza, infatti, il soggetto richiedente deve trovarsi nelle condizioni previste per accedere all’Ape Sociale o al pensionamento anticipato per i precoci; ad esempio, deve essere invalido almeno al 74% oppure deve assistere un familiare disabile da almeno 6 mesi.
Quindi, questi requisiti non possono essere maturati dopo la data di scadenza della prima fase, altrimenti l’INPS rigetterà la richiesta. Gli unici requisiti che potranno essere valutati in maniera prospettica sono quelli anagrafici, per i quali è sufficiente che vengano maturati entro il 31 dicembre del 2018.
A questo punto non ci resta che fare chiarezza sulle date del 2018 per la presentazione delle istanze per il pensionamento anticipato; di seguito il calendario completo.
Quando inviare domanda per il pensionamento anticipato?
Per il 2018 sono state confermate le stesse scadenze dello scorso anno. Ricapitolando:
- Ape sociale, prima istanza: 30 marzo 2018;
- Lavoratori precoci, prima istanza: 1° marzo 2018.
In entrambi i casi l’INPS dovrà comunicare l’esito dell’istanza entro la data del 30 giugno 2018.
Cosa succede se invece non si invia la prima istanza entro le suddette scadenze? Non temete, l’INPS ha previsto una seconda scadenza per le istanze tardive.
Ad esempio, per quanto riguarda l’Ape Sociale si può inviare l’istanza per la verifica delle condizioni anche dal 1 aprile 2018 al 15 luglio 2018; in tal caso l’INPS ne darà l’esito entro il 15 ottobre 2018.
Tuttavia è bene specificare che le istanze saranno prese in considerazione solamente se le risorse non sono terminate dopo la prima fase di monitoraggio; ecco perché conviene sempre inviare la domanda entro la scadenza di marzo 2018.
Infine c’è una terza fase per le istanze tardive che va dal 16 luglio al 30 novembre 2018; l’esito è previsto per il 31 dicembre 2018 e anche in questo caso è necessario che ci siano delle risorse residue.
Per quanto riguarda i lavoratori precoci, invece, si può inviare la domanda tardivamente dal 2 marzo al 30 novembre 2018; l’esito verrà dato dall’INPS entro il 31 dicembre 2018.
Lo scorso anno - vista la quantità delle risorse stanziate - tutti i richiedenti (in regola con i requisiti) hanno avuto accesso al pensionamento anticipato con questi due benefici, anche quelli che hanno inviato la richiesta nella seconda fase. Secondo le previsioni sarà così anche nel 2018, ma comunque vi consigliamo di inviare la domanda il prima possibile così da non correre alcun rischio.
Infine vi ricordiamo che per accedere al beneficio bisognerà presentare una seconda istanza una volta maturati tutti i requisiti richiesti (compresi quelli anagrafici). In questo caso non c’è una scadenza prestabilita, l’importante è inviare la domanda entro la fine dell’anno.
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