L’Asia, coordinata dalla Cina, si sta unendo in un solo blocco economico. Ed è pronta a sfidare le tariffe di Trump.
La decisione di Donald Trump di imporre dazi sulla quasi totalità dell’Asia ha generato un mix tra preoccupazione e apprensione nell’intero continente.
Il presidente statunitense, infatti, non ha colpito soltanto la Cina, ma anche gli altri Paesi della regione – dal Vietnam alla Cambogia - utilizzati da Pechino come back door per esportare i prodotti made in China negli Usa bypassando le tariffe. Il rischio, ora, è che tutto questo possa stravolgere il sistema globale del commercio senza che sia pronta un’alternativa.
Già, perché intanto non è affatto scontato né automatico – come pensa Trump – che le aziende occidentali mollino i mercati asiatici per tornare ad investire nel territorio americano. E poi, a differenza di quanto poteva valere una cinquantina di anni fa, oggi Washington deve condividere lo status di superpotenza economica con altri attori (e in futuro la rivalità crescerà sempre di più se guardiamo come crescono i Paesi in via di sviluppo). [...]
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