Debito e PIL, lo scenario più allarmante per il governo Meloni ha a che fare con i BTP

Laura Naka Antonelli

11/04/2025

Oltre allo scenario di base, il governo Meloni prevede per la dinamica del PIL e dunque del rapporto debito-PIL anche alcuni scenari alternativi.

Debito e PIL, lo scenario più allarmante per il governo Meloni ha a che fare con i BTP

La brutta notizia, confermata, è che il rapporto debito-PIL dell’Italia inizierà a scendere soltanto a partire dal 2027. La buona notizia è che le nuove stime del governo Meloni sul rapporto costantemente monitorato da chi si chiede se puntare o no sui BTP, è che l’ansia del Tesoro italiano per la traiettoria futura del debito rispetto al PIL, si è lievemente smorzata, rispetto a quella che era emersa dal Piano strutturale di bilancio a medio termine (PSB) pubblicato lo scorso autunno.

Il rapporto debito-PIL continuerà a salire nel 2025 e nel 2026, ma a ritmi lievemente inferiori rispetto a quanto preventivato: è tutto scritto nero su bianco nel DFP (Documento di Finanza pubblica), come è stato ribattezzato il DEF, annunciato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze guidato da Giancarlo Giorgetti nella giornata di oggi, venerdì 11 aprile 2025. Un documento che contiene le previsioni già annunciate qualche giorno fa sul PIL, sul deficit-PIL e sul debito-PIL, e che mette in evidenza il miglioramento dell’outlook relativo ai conti pubblici italiani.

Va detto che il ministro Giorgetti ha messo però subito le mani avanti: “A fronte dell’elevato grado di incertezza che caratterizza il contesto internazionale, si conferma l’approccio prudenziale delle stime elaborate”. D’altronde, nessuno, tanto meno il governo Meloni, se la sente di sfornare previsioni più o meno precise sul trend futuro dell’economia nel bel mezzo del terremoto epocale, a livelli record dalla Seconda Guerra Mondiale, che ha scosso i mercati finanziari più volte, da quando il presidente americano Donald Trump, lo scorso 2 aprile, ha fatto il grande annuncio sui dazi che ha deciso di sferrare contro più di 180 economie del pianeta. Ora alcuni di questi dazi, sono stati messi in pausa, a fronte delle punizioni varie che l’amministrazione americana ha continuato a infliggere alla Cina. Ma l’ansia è alta, e i BTP, espressione diretta del debito pubblico italiano, sono stati più volte bombardati da raffiche imponenti di sell. Tanto che il worst case scenario del governo Meloni chiama in causa proprio loro, agitando il rischio ben noto dello spread BTP-Bund a 10 anni. [...]

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