Il debito pubblico dell’Italia può essere finanziato dal risparmio privato delle famiglie?

Riccardo Lozzi

7 Luglio 2020 - 16:02

Tra le misure per fronteggiare l’emergenza da COVID-19 si potrebbe pensare di coprire il debito pubblico dell’Italia con il risparmio privato delle famiglie? Cifre e analisi della situazione del nostro Paese

Il debito pubblico dell’Italia può essere finanziato dal risparmio privato delle famiglie?

A causa della crisi post-COVID 19 che ci troviamo ad affrontare, si fa sempre più articolato il dibattito su quale siano le misure finanziarie più convenienti per l’Italia, tenendo conto della situazione del debito pubblico e del risparmio privato.

Secondo diversi osservatori e politici, oltre agli strumenti europei, come il MES o il Recovery Fund, il nostro Paese dovrebbe contare su altri strumenti per finanziare le prossime misure anti-crisi.

Tra questi troviamo, ad esempio, i BTP futura. Si tratta di Buoni del Tesoro Poliennali che, a differenza dei classici BTP, sono stati ideati per i piccoli risparmiatori e i cui proventi, come si legge nel documento pubblicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, “vengono interamente utilizzati per finanziare i provvedimenti adottati dal Governo per affrontare l’emergenza da COVID-19”.

In molti si chiedono quindi se sia possibile riuscire a coprire l’enorme debito pubblico del nostro Paese con l’ingente risparmio privato delle famiglie italiane, viste anche le difficili trattative con i cosiddetti paesi frugali.

Il debito pubblico dell’Italia e il risparmio privato delle famiglie

Nell’ultimo incontro annuale con il mercato finanziario, il Presidente della CONSOB Paolo Savona ha reso noto che “a fine 2019 le Famiglie italiane disponevano di una ricchezza immobiliare, monetaria e finanziaria, al netto dell’indebitamento, pari a 8,1 volte il loro reddito disponibile, di cui 3,7 volte in forma di attività finanziarie, per un ammontare di 4.445 miliardi di euro”.

Sul sito del MEF si legge che nello stesso periodo, ovvero il 2019, il valore del debito pubblico è stato di oltre 2.409 miliardi di euro, a fronte di un PIL superiore a 1.787 miliardi.

Facendo un semplice calcolo percentuale, è possibile quindi osservare che il rapporto debito/PIL è del 134,8%, mentre quello riguardante il risparmio privato e il Prodotto Interno Lordo italiano si attesta al 248,7%.

Il modello Giappone e le differenze con l’Italia

Secondo questi dati non solo sarebbe quindi possibile coprire il debito pubblico con il risparmio privato, ma si riuscirebbe a realizzare un disavanzo di ben oltre il 100%.

Questo modello è stato adottato dal Giappone, dove, nonostante il debito nazionale sia addirittura sopra il 237%, circa il 90% di esso è detenuto dagli stessi cittadini. Così facendo il governo nipponico riesce a mantenere i tassi di interesse molto bassi e, su alcuni titoli, anche negativi.

Sarebbe però superficiale voler applicare lo stesso schema senza valutare le differenze di spesa per le pensioni, percentuale delle imposte e la fiducia che lega lo stato centrale ai cittadini come garanzia per la restituzione degli investimenti.

Tutti fattori su cui l’Italia, al momento, si trova in una posizione sfavorevole.

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