Il decreto Energia contiene una serie di aiuti per le imprese per risparmiare su gas e luce, come nuovi crediti d’imposta, potenziamento di bonus e rateizzazione delle bollette: ecco le novità.
Il decreto Energia contiene una serie di aiuti per sostenere economicamente le imprese in questo momento in cui i prezzi di luce e gas sono arrivati alle stelle. La strada scelta dal Governo Draghi prevede un intervento su due fronti: il potenziamento di alcuni bonus esistenti da un lato, e la creazione di due nuovi crediti d’imposta dall’altro.
I destinatari di queste misure sono le imprese energivore e gasivore, cioè quelle che richiedono grandi quantitativi di energia elettrica o gas per svolgere le proprie attività.
Il provvedimento è stato approvato durante il Consiglio dei ministri del 18 marzo 2022, ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo tre giorni.
Imprese, aiuti e bonus per risparmiare su gas e luce nel decreto Energia
Credito d’imposta per l’energia elettrica: a chi spetta
Partiamo dai nuovi crediti d’imposta: le novità sono due, e riguardano sia l’energia elettrica che il gas. Il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica è pari al 12% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel secondo trimestre del 2022.
Possono usufruire della misura le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW. Il bonus viene riconosciuto se il prezzo della stessa, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.
Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito d’impresa e nemmeno della base imponibile Irap. Il bonus si può cumulare con altre agevolazioni per gli stessi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto.
Bonus per l’acquisto di gas naturale
Il secondo credito d’imposta introdotto dal decreto Energia riguarda l’acquisto di gas naturale ed è pari al 20% della spesa sostenuta per la materia prima consumata nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, se il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.
Anche in questo caso il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito d’impresa né della base imponibile dell’Irap. Il bonus si può cumulare con altre agevolazioni, sempre facendo in modo che non venga superato il costo sostenuto.
I nuovi bonus gas e luce sono cedibili
I bonus si possono cedere ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione. Si possono effettuare due ulteriori cessioni del credito (sempre e solo per intero) esclusivamente se a favore di banche e intermediari finanziari.
Le imprese beneficiarie del credito ceduto devono richiedere il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto ai bonus. Il credito va usato entro il 31 dicembre 2022.
Si seguono quindi le nuove regole sulla cessione del credito: è possibile esercitare l’opzione due volte solo se a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia.
Incremento dei bonus per le imprese gasivore ed energivore
Oltre ai due nuovi crediti d’imposta, il decreto Energia prevede il potenziamento di due bonus esistenti. Nello specifico, si tratta dei bonus già riconosciuti dal decreto-legge n. 17/2020:
- quello a favore delle imprese energivore (incrementato dal 20% al 25%);
- quello a favore delle imprese a forte consumo di gas naturale (che passa dal 15% al 20%).
Pagamento a rate per le bollette di luce e gas
Un’altra misura messa in campo per le imprese riguarda la possibilità di pagare a rate le bollette di gas e luce. L’intervento riguarda le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale.
La richiesta di rateizzazione degli importi va presentata direttamente ai fornitori e riguarda le bollette da pagare per i consumi energetici dei mesi di maggio e giugno 2022.
Questi importi potranno essere dilazionati per un massimo di ventiquattro rate mensili. Per sostenere le esigenze di liquidità derivanti dai piani di rateizzazione concessi dai fornitori di energia elettrica e gas naturale, Sace S.p.A. rilascia garanzie in favore di:
- banche;
- istituzioni finanziarie nazionali e internazionali;
- altri soggetti abilitati all’esercizio del credito.
Il limite massimo è di 9 miliardi di euro e può concedere garanzie, in favore delle imprese di assicurazione residenti in Italia, pari al 90% degli indennizzi generati da esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale.
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