La retta della casa di riposo ed RSA può essere portata in detrazione nel modello 730/2024? In quali casi si trasforma in deduzione? Ecco regole su limiti e importi e le istruzioni.
Se ho un genitore, o altro familiare, in casa di riposo o in una RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) posso portare in detrazione le spese sostenute utilizzando il modello 730/2024?
In quali casi la detrazione si trasforma in deduzione fiscale? Ho pagato la retta per mia madre, ma lei, pur avendo un reddito insufficiente a coprire le spese, non è fiscalmente a carico, posso avere le detrazioni fiscali?
Detrazione spese casa di riposo, attenti alla fattura e al certificato
Le spese per la casa di riposo o RSA creano molti dubbi perché ci sono diverse norme da applicare, ecco istruzioni e regole a seconda che ad avvalersene sia il soggetto interessato o un familiare.
Tra le spese che si possono portare in detrazione nel modello 730/2024 ci sono anche quelle relative alla casa di riposo. Fin da ora è bene sottolineare che il rimborso Irpef del 19% non spetta per tutta la spesa sostenuta, da o in favore di anziani o disabili ricoverati, ma solo per una quota e con il limite della spesa massima che a breve vedremo.
Ai fini della detrazione delle rette pagate nel 2023 per la casa di riposo nel modello 730 è necessario evidenziare alcuni aspetti fondamentali: il rimborso può essere richiesto solo per la quota di spesa sanitaria. La parte relativa al vitto e all’alloggio, invece, resta indetraibile.
Occorre, quindi, consultare le fatture emesse dalla casa di riposo per capire la spesa da indicare nel modello 730, da inviare entro la scadenza del 30 settembre 2024.
Inoltre, bisogna considerare le specifiche regole stabilite per anziani non autosufficienti a carico o meno di chi ha effettivamente pagato le rette.
Le detrazioni delle spese sanitarie possono essere fatte valere anche con il modello Redditi Persone Fisiche, in questo caso i termini di adempimento sono spostati al 15 ottobre 2024.
Modello 730/2024: istruzioni per la detrazione della retta della casa di riposo
La detrazione o deduzione dal reddito della spesa sostenuta nel 2023 per la permanenza nella casa di riposo o in una RSA è ammessa soltanto per una quota dei costi sostenuti: rientra tra i costi detraibili solo la parte di spesa sanitaria.
La detrazione spetta sia per ricoveri in strutture pubbliche, sia per i ricoveri in strutture private, convenzionate/accreditate presso il SSN o no.
Annualmente la struttura presso cui è ricoverato l’anziano deve rilasciare la certificazione degli importi versati. Nella stessa devono essere distinte due voci:
- quota di spesa sanitaria;
- quota per vitto e alloggio.
Tra queste due voci, l’unica che può essere portata in detrazione nel modello 730/2024, relativo alle spese sostenute e ai redditi maturati nel 2023, è la quota di spesa sanitaria. Occorre quindi prestare attenzione e chiedere alla struttura di specificare in modo dettagliato le voci di spesa.
Per capire chi può scaricare la spesa della casa di riposo con il 730 bisogna considerare diverse variabili: gli importi variano in base allo stato di salute del soggetto ospitato nella RSA e alla condizione del nucleo familiare.
Le ultime istruzioni rispetto alle detrazioni in dichiarazione dei redditi si trovano nella circolare n. 7 dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata il 25 giugno 2021.
Deduzione casa riposo per persone disabili
Dalla detrazione delle spese sanitarie deve essere distinta la deduzione, questa spetta nel caso in cui a usufruire dei servizi della casa di riposo, RSA, sia un disabile.
In questo caso, con il modello 730 sarà possibile dedurre integralmente l’importo di spesa sanitaria versato e indicato all’interno della retta della RSA. Ricordiamo che la deduzione opera sul reddito, quindi l’ammontare deve essere scalato sul reddito, tale operazione deve essere compiuta prima di calcolare l’imposta da pagare e va a ridurre la base imponibile con possibilità di incidere anche sull’aliquota Irpef applicabile.
Quando si parla di disabilità si fa sempre riferimento a soggetti ai quali tale stato è riconosciuto ai sensi della legge 104 dalle commissioni mediche dell’ASL, ovvero da altre commissioni mediche incaricate al riconoscimento dell’invalidità di lavoro, civile o di guerra.
Chi può dedurre la spesa della casa di riposo dal reddito?
In caso di soggetti disabili, la spesa sanitaria può essere dedotta integralmente non soltanto dal beneficiario che risiede nella RSA, ma anche dai seguenti familiari:
- coniuge;
- figli;
- genitori;
- generi e nuore;
- suocero e suocera;
- fratelli e sorelle.
Inoltre, in questo caso la spesa sarà interamente deducibile nel modello 730 sia qualora il familiare nella casa di riposo sia a carico sia qualora non sia considerato fiscalmente a carico del richiedente.
Naturalmente il beneficio fiscale spetta al soggetto che paga la retta e il nominativo deve essere recuperabile dalle fatture emesse dalla casa di riposo.
Come funziona la detrazione casa riposo per anziani e persone non autosufficienti
Quando il soggetto ospitato nella casa di riposo non ha una disabilità accertata ma è non autosufficiente, ovvero è un anziano che non può più vivere da solo, è possibile portare in detrazione fiscale il 19% della parte di spesa sanitaria.
In questo caso, per poter beneficiare della detrazione con il modello 730 è necessario che lo stato di non autosufficienza sia certificato dal medico, che dovrà accertare che il soggetto che risiede nella casa di riposo:
- non è autonomo nel compiere gli atti della vita quotidiana, come mangiare, vestirsi o prendersi cura della propria igiene personale;
- oppure che necessita di essere costantemente sorvegliato.
Si tratta, ad esempio, di anziani che non sono affetti da disabilità, ma che per via dell’età necessitano di assistenza sanitaria specifica e continuativa.
Per poter beneficiare della detrazione della spesa per la casa di riposo senza limitazioni è necessario che a presentare il modello 730 sia o il soggetto ospitato oppure un familiare di cui l’anziano è fiscalmente a carico.
Negli altri casi si potrà beneficiare della detrazione fiscale entro specifici limiti.
Detrazione casa di riposo 730/2024 con limiti per i familiari non a carico
La detrazione del 19% della casa di riposo con il modello 730, qualora richiesta da un familiare di cui l’anziano non è a carico, sarà ammessa soltanto per un importo di spesa di 2.100 euro al massimo.
Per chi ha parenti non autosufficienti che risiedono in una casa di riposo è facile comprendere che si tratta di un limite eccessivamente penalizzante: lo sconto fiscale massimo riconosciuto è pari a poco più di 390 euro.
Inoltre, può richiedere la detrazione della casa di riposo per un familiare non fiscalmente a carico soltanto il contribuente con reddito annuo non superiore a 40.000 euro.
Occorre però ricordare che alcune Regioni riconoscono detrazioni e aiuti specifici per i soggetti ricoverati in casa di riposo, ne sono un esempio la regione Lombardia e L’Emilia Romagna. Di conseguenza è bene informarsi presso i servizi socio-assistenziali della propria residenza per chiedere informazioni e capire se vi è la possibilità di ottenere ulteriori agevolazioni.
La detrazione spese casa di riposo ricade nelle franchigie per redditi superiori a 50.000 euro?
Entro il 30 settembre 2024 deve essere presentata la dichiarazione dei redditi percepiti nel 2023. Si applicano quindi le norme previste per il 2023 con 4 aliquote e le detrazioni previste per il 2023. Questo implica che non vi sono particolari cambiamenti.
Molti si chiedono se la detrazione per la casa di riposo ed RSA subisce la tagliola prevista nel decreto fiscale per il 2024. Dal 2024, infatti, le aliquote Irpef scendono da 4 a 3 con accorpamento dei primi due scaglioni. Di conseguenza per i redditi fino a 28.000 euro si applica l’aliquota del 23%.
In precedenza per i redditi compresi tra 15.000 e 28.000 euro l’aliquota era al 25%.
Al fine però di non determinare un eccessivo vantaggio per i contribuenti, coloro che hanno un reddito superiore a 50.000 euro subiscono il taglio delle detrazioni, si tratta di una franchigia di 260 euro.
La prima cosa da sottolineare è che in base alle nuove regole la franchigia non si applica alle spese sanitarie e di conseguenza, non si applica per la retta della casa di riposo.
In secondo luogo, le nuove regole trovano applicazione dall’anno di imposta 2024 quindi non con il modello 730/2024, ma con il modello 730/2025.
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