Come funziona la detrazione dell’Iva quando si ha a che fare con fatture a cavallo dell’anno, per esempio ricevute alla fine di dicembre?
La registrazione e la detrazione dell’Iva delle fatture ricevute a cavallo dell’anno, tra dicembre dell’anno precedente e gennaio del seguente, può andare a creare qualche incomprensione.
È normale chiedersi in queste situazioni se si possa portare la detrazione dell’Iva di una fattura di fine dicembre al mese successivo, o in quale trimestre registrarla, proprio per via del passaggio da un anno all’altro.
La situazione può diventare ancora più complicata quando si parla di fatturazione elettronica, che dal 2022 diventa obbligatoria per una platea ancora più ampia di persone. Vediamo come funziona la detrazione dell’Iva in questi casi e come procedere.
Prima di iniziare però è importante ricordare che la detrazione dell’Iva è possibile a patto che si verifichino due requisiti:
- l’effettiva ricezione della fattura;
- la presenza dell’esigibilità dell’imposta collegata all’effettuazione dell’operazione.
Detrazione Iva fatture a cavallo d’anno: come funziona
Come registrare le fatture dell’anno precedente?
Normalmente il diritto alla detrazione dell’Iva può essere fatto valere sui documenti di acquisto ricevuti e annotati entro il 15 del mese che segue quello di effettuazione dell’operazione.
Questa regola però non vale per le fatture ricevute a cavallo dell’anno, ovvero quelle che si riferiscono ad acquisti avvenuti a dicembre di un anno, ma ricevute e registrate a gennaio dell’anno precedente.
Bisogna infatti ricordare che una fattura riferita a dicembre non viene necessariamente registrata a dicembre stesso, spesso anche per via della presenza dei molti giorni di ferie invernali.
Nel caso di una fattura riferita ricevuta a dicembre dell’anno precedente, quindi, questa va registrata per forza a gennaio, tuttavia bisogna tenere conto di come questa situazione cambi la modalità e le tempistiche entro cui sarà possibile detrarre l’Iva.
Questo perché normalmente le fatture di acquisto relative al mese precedente, se annotate entro il giorno 15 del mese successivo, possono concorrere alla liquidazione Iva del mese di effettuazione, mentre quando vengono datate oltre il 15 concorrono alla liquidazione del mese di annotazione.
Tuttavia questa situazione non vale per le fatture di dicembre registrate a gennaio, che seguono regole diverse.
Quando è detraibile l’Iva?
Per poter capire quando si può detrarre l’Iva di fatture ricevute a gennaio, ma riferite a operazioni dell’anno precedente, è necessario prima analizzare i diversi casi. Nei seguenti esempi verranno utilizzati gli anni 2021 e 2022, per indicare i due anni su cui le fatture si trovano “a cavallo”.
- caso uno: una fattura ricevuta a dicembre 2021 e registrata a dicembre 2021, quindi prima dello scadere dell’anno, in questa situazione rientra nella liquidazione dell’Iva di dicembre;
- caso due: fattura datata dicembre 2021, e ricevuta a dicembre 2021, ma registrata a gennaio 2022, come nel caso in cui fosse una fattura datata 30 dicembre e ricevuta il 31, ma registrata il 5 gennaio, in questo caso la detrazione può essere operata nella dichiarazione Iva 2022 relativa al periodo d’imposta 2021;
- caso tre: una fattura datata dicembre 2021, ma ricevuta e registrata a gennaio 2022, qui la detrazione dell’Iva può avvenire nella liquidazione Iva relativa al mese di gennaio o comunque al primo trimestre dell’anno;
- caso quattro: fattura datata e ricevuta a dicembre 2021 e registrata dopo la scadenza di invio della dichiarazione annuale Iva 2022, in questo caso specifico la detrazione può avvenire attraverso la dichiarazione Iva annuale relativa al periodo d’imposta 2021 utilizzando la dichiarazione Iva annuale integrativa;
- caso cinque: una fattura datata a dicembre 2021, ricevuta a gennaio 2022, ma registrata dopo la scadenza di invio della dichiarazione annuale Iva 2022 riferita al 2021, in questa situazione la detrazione può essere operata nella liquidazione relativa al mese o trimestre di registrazione e tale importo rientrerà nella dichiarazione annuale Iva 2023, relativa al periodo di imposta 2022.
Come si può evincere molto dipende dal momento in cui la fattura viene registrata e non solo quando viene inviata o quando è stata datata. Questo significa che in caso di dubbi è necessario analizzare ogni fattura nello specifico per capire a quale situazione si riferisce.
Quando registrare le fatture elettroniche ricevute?
In generale, e quindi anche per quando si parla di fatture elettroniche, tranne che per le fatture inviate a dicembre e ricevute a gennaio dell’anno successivo, si può utilizzare il meccanismo della retro-imputazione quando si va a registrare una fattura di vendita.
In pratica i soggetti passivi di Iva che hanno ricevuto e annotato entro il 15 del mese successivo fatture relative a operazioni effettuate nel mese precedente, possono esercitare il diritto alla detrazione con riferimento alla liquidazione periodica del mese precedente.
Quanto tempo si ha per registrare le fatture di acquisto?
Ai fini della detrazione dell’Iva si può procedere, se ci sono i presupposti, su tutte le fatture, elettroniche e analogiche, che sono state ricevute e registrate entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.
Si può quindi retrodatare l’esercizio dei diritti di detrazione al momento di effettuazione dell’operazione, a patto però che la fattura sia stata ricevuta entro il 15 del mese successivo rispetto al momento di effettuazione dell’operazione. Questa regola vale solo per le fatture ricevute nello stesso anno, in cui viene effettuata l’operazione, per quelle a cavallo tra i due bisogna fare riferimento alle casistiche precedenti.
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