Detrazioni risparmio energetico 2018: requisiti e lavori agevolabili

Anna Maria D’Andrea

26 Febbraio 2018 - 16:12

Detrazioni risparmio energetico 2018 al 50% o al 65%: chi ne ha diritto e come funziona il bonus fiscale? Ecco la guida completa e chi può richiedere l’Ecobonus.

Detrazioni risparmio energetico 2018: requisiti e lavori agevolabili

Detrazioni risparmio energetico 2018: per i lavori effettuati a partire dal 1° gennaio l’importo del bonus fiscale previsto è differenziato in due aliquote principali, pari al 50% o al 65%.

Per i lavori di riqualificazione effettuati in parti comuni di edifici condominiali la detrazione fiscale prevista dall’Ecobonus potrà arrivare fino all’85%: il bonus rafforzato riguarda i lavori effettuati anche con l’obiettivo di ridurre il rischio sismico e ammessi al Sismabonus.

Di seguito vediamo quali sono i lavori svolti nel 2018 per i quali è possibile beneficiare delle detrazioni fiscali per il risparmio energetico: a tal proposito si ricorda che per l’attuazione delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2018 dovrà esser pubblicato un apposito decreto, nel quale verranno stabilite le regole tecniche e procedurali.

Ecco quali sono le istruzioni disponibili al momento e per quali lavori si potrà richiedere la detrazione fiscale per risparmio energetico al 50% o al 65%.

Detrazioni risparmio energetico 2018: cos’è e quando spetta

Prima di vedere quali sono i lavori che danno diritto al bonus vediamo in cosa consiste l’Ecobonus, l’importante detrazione per le spese volte al risparmio energetico prorogata fino al 31 dicembre 2018.

L’agevolazione consiste in una detrazione Irpef o Ires, rivolta sia a chi effettua lavori in edifici privati che ai condomini per lavori effettuati nelle parti comuni. Si ha diritto al bonus fiscale, riconosciuto in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi e ripartito in 10 quote annuali di pari importo, per lavori che aumentano l’efficienza energetica degli edifici.

Secondo quanto riportato nella guida all’Ecobonus dell’Agenzia delle Entrate, le detrazioni sono riconosciute in generale per le spese sostenute al fine di:

  • ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento;
  • per il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni - pavimenti - finestre, comprensive di infissi);
  • per l’installazione di pannelli solari;
  • per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

Fino al 31 dicembre 2017 il bonus era riconosciuto per un importo pari al 65% delle spese sostenute a prescindere dalla tipologia di intervento.

Per i lavori effettuati a partire dal 1° gennaio 2018 saranno in vigore due aliquote differenziate: il 50% per lavori a minor impatto e al 65% per quelli che consentono un reale e maggiore risparmio energetico.

Per quali lavori la detrazione è al 50% e per quali è al 65%

Un utile sintesi di quali sono i lavori ammessi in detrazione fiscale e quando si applica l’aliquota del 50% e quando quella del 65% la fornisce l’ENEA, nella guida alle agevolazioni per il risparmio energetico così come modificate dalla Legge di Bilancio 2018:

Lavori ammessiAliquota detrazione
Serramenti ed infissi 50%
Schermature solari 50%
Caldaie a biomassa 50%
Caldaie a condensazione classe A 50%
Caldaie a condensazione classe A con sistema di termoregolazione evoluto 65%
Pompa di calore 65%
Scaldaacqua PDC 65%
Coibentazione involucro 65%
Collettori sociali 65%
Generatori ibridi 65%
Sistemi building automation 65%
Microcogeneratori 65%

Alle detrazioni sopra individuate si aggiunge l’aliquota maggiorata per i lavori di riqualificazione delle parti comuni dei condomini, pari al 70% e al 75% entro il limite di 40.000 euro di spesa moltiplicato per il numero di appartamenti che compongono l’edificio.

La novità riguarda la detrazione prevista per i lavori di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico degli edifici appartenenti alle zone sismiche 1, 2 o 3 entro il limite di spesa di 136.000 euro moltiplicato per il numero di appartamenti che compongono l’edificio:

  • per i lavori che comportino la riduzione di una classe di rischio il bonus sarà pari all’85%;
  • per i lavori che comportino il passaggio a due classi di rischio sismico inferiore la detrazione è pari all’85%.

Per gli edifici privati la principale novità riguarda il bonus per la sostituzione della caldaia: oltre all’aliquota ridotta al 50% è bene sottolineare che l’Ecobonus sarà riconosciuto esclusivamente per l’acquisto di una caldaia a condensazione di classe pari almeno alla A.

Limiti di spesa

Attualmente e prima della pubblicazione del nuovo decreto attuativo, i limiti di spesa entro cui si avrà diritto al bonus sono quelli già previsti dall’Agenzia delle Entrate.

L’importo massimo sul quale determinare la detrazione per il risparmio energetico è così ripartito:

  • 100.000 euro per gli interventi di riqualiicazione energetica;
  • 60.000 euro per gli interventi sull’involucro dell’edificio;
  • 30.000 euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, ovvero installazione di impianti dotati di caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia;
  • 60.000 euro per l’installazione di pannelli solari utili alla produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università.

Per maggiori dettagli consulta la guida completa all’Ecobonus 2018.

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