Devo avere la partita Iva per guadagnare su Instagram?

Patrizia Del Pidio

18 Settembre 2024 - 16:15

Per chi guadagna con Instagram è obbligatorio aprire una partita Iva? Vediamo gli obblighi per chi vuole diventare influencer e per chi vuole vendere su questo canale social.

Devo avere la partita Iva per guadagnare su Instagram?

Alle volte non ci si accorge neanche che si inizia a guadagnare con Instagram e tutto comincia come per gioco. Si deve avere la partita Iva per riscuotere questi guadagni?

I social network, ormai, sono diventati non solo fonte di intrattenimento, ma per molte persone rappresentano un guadagno stabile e continuativo. Essendo molteplici le modalità con cui è possibile guadagnare con Instagram, vediamo in quali casi serve la partita Iva è in quali se ne può fare a meno.

Come guadagnare su Instagram?

La maggior parte delle persone utilizza Instagram come passatempo, ci sono poi, coloro che trasformano il passatempo in una fonte di reddito passivo, visto che i modi per guadagnare con questo social sono molteplici.

Intanto si può guadagnare collaborando con i brand e facendosi pagare per creare dei post sponsorizzati, ricevendo compensi da Instagram per la creazione di propri contenuti, aprendo un negozio Instagram per vendere i propri prodotti, vendendo foto o illustrazioni alle aziende oppure offrendo contenuti esclusivi per corsi, guide o ebook a cui fare accedere solo dietro pagamento. I guadagni che si possono fare con Instagram sono anche indiretti perché è possibile portare più traffico sul proprio sito web sponsorizzandolo.

È obbligatorio aprire la partita Iva se guadagno su Instagram?

Dopo aver visto che le possibilità di guadagnare con Instagram sono molteplici rispondiamo alla domanda se si deve avere la partita Iva per questa tipologia di guadagni.

Partiamo dal presupposto che l’obbligo di apertura della partita Iva non sorge in base al guadagno, ma in base al tipo di attività che si svolge: se è effettuata in modo continuativo e abituale scatta l’obbligo di aprire una partita Iva, se l’attività è svolta in modo occasionale l’apertura non è obbligatoria.

Se, ad esempio, una persona che ha Instagram si vede offrire un post sponsorizzato una volta e basta, e poi per il resto del tempo continua a pubblicare post da cui sa che non deriverà alcun guadagno e lo fa per hobby, l’attività che ha portato al guadagno è occasionale e non ha bisogno di aprire una partita Iva.

Se, invece, si inizia una partnership con un brand che richiede un certo numero di post a cadenza regolare dai quali deriva un guadagno, indipendentemente dall’importo, l’attività può essere considerata regolare, continuativa, abituale e soprattutto professionale e per questo sorge l’obbligo di aprire una partita Iva.

Per vendere su Instagram serve la partita Iva?

Per le vendite online vale lo stesso principio: se l’attività commerciale è svolta in modo occasionale non serve la partita Iva (è il caso di chi decide di vendere i propri oggetti usati che non usa più), se, invece, si vende in maniera regolare e abituale, se si acquista per rivendere si sta svolgendo attività professionale.

Detto questo, le vendite su Instagram richiedono l’apertura di uno Shop Instagram che obbligatoriamente deve essere collegato al Business Manager di un e-commerce esistente. Questo toglie qualsiasi dubbio perché per avere uno shop online la partita Iva è obbligatoria e, di conseguenza, per vendere su Instagram si deve avere la partita Iva.

Quali codici Ateco per la partita Iva di Instagram?

Abbiamo visto che su questo social network le possibilità di guadagno sono abbastanza variegate. In base a quella che è l’attività prevalente che si esercita per guadagnare su Instagram, è consigliato un codice Ateco diverso:

  • per chi conduce delle campagne di marketing e svolge altri servizi pubblicitari (promozione di prodotti, ad esempio) il codice Ateco è 73.11.02;
  • per chi crea le campagne pubblicitarie ideandole (compresa la strategia di diffusione) il codice Ateco è 73.11.01;
  • per i content creator che vogliono fare attività di consulenza nel settore della tecnologia e dell’informatica il codice Ateco è 62.02.00.

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