Ecco quando devi pagare le tasse per costruire una tettoia in legno e quando, invece, hai diritto a un’esenzione.
In Italia non è facile districarsi tra gli adempimenti burocratici e i costi da sostenere, soprattutto per i proprietari immobiliari. La proprietà di terreni e case non dà infatti una completa discrezionalità nelle proprie scelte. Gli interventi di edilizia, anche quando possono apparire di poco conto o addirittura banali, devono essere pianificati con cura. Possono essere necessari permessi e tassazione, anche per quanto riguarda una semplice tettoia in legno.
Questo tipo di costruzione è molto in uso, perché consente di riparare un’area dagli eventi atmosferici con prezzi e tempi ridotti rispetto ad altre opere, oltre a un effetto estetico piuttosto gradevole. La tettoia può inoltre adattarsi facilmente alle diverse dimensioni necessarie, coprendo per esempio soltanto l’uscio di casa o creando uno spazio riparato adatto a ospitare molte persone. A seconda dei casi, ci sono diversi accorgimenti da osservare, anche per quanto riguarda la preoccupazione più comune: le tasse sulla tettoia in legno.
Si paga l’Imu sulla tettoia in legno?
Il tema delle tasse su costruzioni come le tettoie in legno riguarda essenzialmente l’Imu, un’imposta dovuta dai proprietari di alcuni beni immobiliari al Comune di competenza. Per capire se la tettoia in legno impone il pagamento dell’Imu bisogna innanzitutto distinguere il tipo di terreno su cui insiste e l’eventuale immobile di cui costituisce le pertinenze. Non è dovuta l’Imu per la tettoia in legno che costituisce una pertinenza di un immobile soggetto all’esenzione dall’imposta. Ciò riguarda, per esempio, l’abitazione principale non di lusso quindi fuori dalle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.
L’esenzione può essere estesa ai fabbricati che rappresentano pertinenze dell’immobile in questione, nel limite massimo di 3 pertinenze, una per ogni categoria catastale specifica: C/2, C/6 e C/7. Le tettoie appartengono nello specifico a quest’ultima categoria, insieme a lavatoi pubblici coperti e posti auto con copertura. Se il proprietario ha già l’esenzione per uno di questi fabbricati, quindi, è tenuto al versamento dell’Imu per la tettoia in legno. In ogni caso, per poter considerare la tettoia in legno una pertinenza dell’immobile principale è indispensabile che costituisca un ornamento o un servizio durevole e permanente della struttura.
A tal proposito, secondo la Corte di Cassazione, rilevano anche le distanze, su cui è rimessa la valutazione del giudice. Spetta comunque al contribuente dimostrare che si tratta di una pertinenza su cui ottenere l’esenzione dall’Imu, ricorrendo in giudizio se il Comune dovesse inviare un avviso di accertamento. Al di fuori del vincolo pertinenziale, l’Imu è sempre dovuta sulla tettoia in legno, che salvo particolari eccezioni rappresenta un fabbricato a tutti gli effetti, su cui è dovuta l’imposta dalla data di ultimazione dei lavori o di utilizzo (se antecedente). Infine, il vincolo pertinenziale viene meno se il proprietario può facilmente cambiare l’uso della tettoia in base alle proprie necessità, potendo altrimenti aggirare le regole.
Permesso di costruire per la tettoia in legno
Un altro elemento utile a individuare la tassazione che grava sulla tettoia in legno riguarda la necessità del permesso di costruire. A dimostrazione del fatto che la tettoia costituisce un fabbricato su cui pagare l’Imu c’è il fatto che bisogna richiedere il permesso di costruire nella quasi totalità dei casi. Ciò avviene principalmente perché c’è un aumento della volumetria, tanto che le tettoie rientrano nell’edilizia libera in pochissimi rari casi, cioè quando hanno dimensioni modeste e la mera finalità di proteggere da intemperie o di arredo.
Tendenzialmente, secondo la giurisprudenza non serve il permesso di costruire quando la tettoia in legno costituisce una mera pertinenza, con funzione accessoria, senza possibilità d’uso autonomo, di dimensioni esigue e subordinata alle necessità dell’immobile principale. Nella stragrande maggioranza dei casi, quindi, le considerazioni viaggiano di pari passo: se è necessario il permesso di costruire spesso si deve anche pagare l’Imu e viceversa. Ciò si deve esclusivamente alle medesime considerazioni previste dai due istituti, non essendoci una correlazione specifica prevista dalla legge, perciò eccezionalmente potrebbero anche non coincidere.
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