Dichiarazione IMU 2024: scadenza e istruzioni per il nuovo modulo

Patrizia Del Pidio

12 Giugno 2024 - 08:00

Nel 2024 si presenta la dichiarazione IMU relativa al 2023, vediamo la scadenza, come si compila il modello e chi deve presentarlo.

Dichiarazione IMU 2024: scadenza e istruzioni per il nuovo modulo

C’è tempo fino al 30 giugno 2024 per inviare la dichiarazione IMU, relativa all’anno di imposta 2023.

Il termine, dopo il doppio appuntamento dello scorso anno (che ha riguardo l’anno di imposta 2022 e 2021) torna ad essere riferito solo all’anno di imposta precedente e pertanto nel 2024 a presentare la dichiarazione Imu sono obbligati solo coloro che hanno variato la condizione patrimoniale nel 2023.

Facciamo quindi il punto, nelle righe che seguono, sulle istruzioni per la compilazione e l’invio del nuovo modulo della dichiarazione IMU di quest’anno.

Modello dichiarazione Imu
Modello unificato dichiarazione imu MEF

Dichiarazione IMU 2024: scadenza e istruzioni

Come sopra indicato, la scadenza per l’invio della dichiarazione IMU è fissata al 30 giugno 2024.

Così come previsto nelle precedenti istruzioni ministeriali, la dichiarazione ha effetto non solo per l’anno in cui è presentata ma anche per quelli successivi, se non si verificano modifiche che condizionano l’ammontare dell’imposta dovuta.

In sostanza, non bisognerà presentare una dichiarazione IMU all’anno, salvo variazioni.
Ma chi sono i soggetti obbligati a presentarla?

La presentazione all’ufficio tributi del Comune o, in alternativa, l’invio in modalità telematica, è necessaria in tutti i casi in cui sono intervenute modifiche rilevanti ai fini del calcolo dell’IMU.

Questo è quanto previsto dalla Legge di Bilancio del 2020, che all’articolo 1, comma 769 ha previsto l’emanazione di un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sentita l’ANCI, per l’indicazione dei casi specifici in cui presentare la dichiarazione.

Dichiarazione IMU 2024: chi deve inviarla? Quando è obbligatoria

C’è non poca confusione sui casi in cui è obbligatorio presentare la dichiarazione IMU. Facciamo quindi una breve disamina su quando si presenta, riprendendo le istruzioni fornite dal MEF.

La dichiarazione IMU si presenta nelle due seguenti casistiche:

  • gli immobili godono di riduzioni di imposta,
  • il Comune non è in possesso delle informazioni necessarie per verificare il corretto versamento dell’IMU.

Nel primo caso rientrano, a titolo di esempio, i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, gli immobili per i quali il Comune ha deliberato una riduzione dell’aliquota o ad esempio i terreni agricoli non coltivati posseduti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali.

Nel secondo caso, la dichiarazione IMU va presentata se, ad esempio, l’immobile è stato oggetto di leasing, l’area è divenuta edificabile dopo la demolizione del fabbricato o, casistica più frequente, l’immobile ha perso o acquistato nel corso dell’anno il diritto all’esenzione IMU.

A partire dal 2023 è necessario presentare la dichiarazione IMU nei casi per i quali è prevista l’esenzione per i “Beni merce”. Decorre infatti dal 1° gennaio 2022 l’esenzione dall’imposta dei fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, per la durata di tale destinazione e fino a quando non siano locati (art. 1, comma 751, della L. 160/20219 - legge di Bilancio 2020).

Non è invece necessario presentare la dichiarazione IMU per beneficiare dell’esonero sull’abitazione principale così come per i fabbricati rurali a uso strumentale.

Istruzioni per compilare la dichiarazione IMU 2024

Nel nuovo modello deve essere sempre compilato il riquadro contribuente con tutti i dati identificativi di persone fisiche o persone giuridiche.

Il riquadro dichiarante va compilato solo se il soggetto che fa la dichiarazione è diverso dal contribuente, per esempio un rappresentante legale, un amministratore di condominio, un curatore, un rappresentante fiscale, l’erede o altri soggetti abilitati.

Il campo 19 è un campo generico da barrare solo se si verificano circostanze non contemplate nei riquadri precedente. In questo caso occorre compilare anche il campo 20 descrivendo il motivo per cui è stato barrato il campo 19.

Nello spazio “Agenzia delle Entrate di…” va indicato l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate presso il quale è stato registrato l’atto o dichiarato il fatto che ha determinato l’acquisto o la perdita della soggettività passiva IMU.

Il campo 21 deve essere compilato nel caso in cui il contribuente abbia usufruito di benefici fiscali derivanti dal Quadro temporaneo Aiuti di Stato che hanno interessato l’IMU durante il periodo dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Una volta compilata, la dichiarazione può essere presentata in modalità cartacea o, in alternativa, deve essere trasmessa in via telematica.

Dichiarazione IMU 2024 in caso di comodato d’uso gratuito e canone concordato: semplificazioni e dubbi

In merito ai casi in cui è necessario inviare la dichiarazione IMU è intervenuto il decreto Crescita che, all’articolo 3-quater, ha eliminato l’obbligo di invio per l’accesso alle seguenti agevolazioni:

Per quel che riguarda gli immobili affittati a canone concordato, le nuove istruzioni stabiliscono che non è più necessario inviare la dichiarazione IMU per beneficiare dell’agevolazione dal momento che i Comuni sono in possesso delle informazioni necessarie per verificare la correttezza dell’adempimento.

Si consiglia in ogni caso di verificare le informazioni fornite dal proprio Comune per fugare ogni dubbio.

Come si presenta la dichiarazione IMU?

La dichiarazione è indirizzata al Comune che si indica nel frontespizio del modello. Come deve essere consegnata? Le modalità sono diverse: è possibile far pervenire il modello compilato direttamente recandosi di persona presso gli uffici preposti ai tributi del Comune in cui l’immobile è ubicato.

In alternativa è possibile spedire la dichiarazione compilata all’Ufficio Tributi del Comune in cui è ubicato l’immobile. In questo caso il consiglio è quello di riportare sulla busta “DICHIARAZIONE IMU” indicando l’anno di riferimento. Con questa modalità di consegna la dichiarazione risulta presentata dalla data in cui il plico è stato consegnato, per la spedizione con raccomandata senza ricevuta di ritorno, all’Ufficio Postale (fa fede la ricevuta).

L’ultima modalità per far pervenire la dichiarazione IMU al Comune è quella di procedere inviando il documento (o compilato in modalità telematica, o compilato a mano e poi acquisito con lo scanner) tramite Posta Elettronica Certificata. Si ricorda che per utilizzare questo metodo di trasmissione è necessario avere una PEC.

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