Dichiarazione dei redditi, ecco come evitare i controlli dell’Agenzia delle Entrate

Patrizia Del Pidio

29 Aprile 2025 - 09:55

Il Fisco può effettuare accertamenti sulla dichiarazione dei redditi in diversi modi, ma come si fa per evitare di finire sotto l’occhio attento dell’Agenzia delle Entrate?

Dichiarazione dei redditi, ecco come evitare i controlli dell’Agenzia delle Entrate

Come si fa ad evitare i controlli del Fisco sulla dichiarazione dei redditi? Un accertamento fiscale è sempre un timore, anche per il contribuente più onesto, e un controllo sulla dichiarazione dei redditi, soprattutto quando si procede all’invio senza l’ausilio di un Caf o di un professionista abilitato è la preoccupazione di ogni contribuente. Va sottolineato, infatti, che i controlli sulla dichiarazione reddituale effettuati dall’Agenzia delle Entrate possono essere preventivi (e in questo caso comportano il blocco del rimborso fino all’accertamento) o formali.

Commettere un errore compilando, integrando o modificando il modello 730 o il modello Redditi da soli, infatti, non è così difficile: basta dimenticare qualche dato determinante per il calcolo delle imposte o indicare una spesa di troppo per incappare in un accertamento fiscale che richiede il pagamento dell’eventuale Irpef non versata.

Anche se non si ha nulla da nascondere, dover rispondere a un controllo del Fisco rappresenta sempre un grattacapo: l’onere della prova, infatti, grava sempre sul contribuente e se l’amministrazione ritiene che qualcosa non va nel verso giusto sta proprio al titolare della dichiarazione provare che sbaglia. Non sempre, però, si è in grado di farlo, non è sempre facile reperire tutta la documentazione necessaria. Proprio per questo motivo si tende a evitare i controlli in ogni modo.

Evitare i controlli sulla dichiarazione dei redditi

Quando si presentava il modello 730 ordinario, tutti avevano la stessa probabilità di incappare in controlli documentali che erano effettuati a campione. Con il 730 precompilato, invece, i controlli preventivi sono scongiurati per coloro che inviano, senza modificare, il modello predisposto dall’Agenzia delle Entrate.

Questa previsione ha spinto moltissimi contribuenti a non modificare il modello anche se i dati presenti erano incompleti e mancavano, ad esempio, detrazioni e deduzioni spettanti. Un dato che fa comprendere quanto il rischio di imbattersi negli accertamenti preventivi rappresenti un vero e proprio spauracchio.

Sono esentati dai controlli anche coloro che modificano il 730 precompilato con dati che non vanno a incidere sulla determinazione del reddito complessivo e dell’imposta dovuta: si tratta delle modifiche che si possono effettuare sui dati anagrafici o sul sostituto di imposta che, appunto, non cambiano l’importo da versare.

Non basta, però, evitare il rischio di controlli preventivi sulla dichiarazione dei redditi per essere al sicuro da un accertamento fiscale, in questo caso si ha solo la certezza che l’accertamento non avverrà prima della liquidazione del rimborso eventualmente spettante o subito dopo l’erogazione. Un controllo preventivo, infatti, deve avvenire entro quattro mesi dalla data ultima di presentazione della dichiarazione annuale.

Perché accettare il 730 precompilato non salva da tutti i controlli

I controlli preventivi del modello 730 sono quelli che in qualche modo possono bloccare l’eventuale rimborso di liquidazione del credito emerso dalla dichiarazione dei redditi. Solitamente i controlli preventivi scattano, bloccando i rimborso, quando la dichiarazione presenta elementi di incoerenza rispetto ai dati fissati o quando il rimborso spettanti ha un importo che supera i 4.000 euro.

Accettare senza modifiche il 730 precompilato ha il solo vantaggio di non incappare nei controlli preventivi e non correre, quindi, il rischio di vedere l’eventuale rimborso del 730 spettante, bloccato in attesa di ulteriori verifiche su scostamento degli importi o elementi di incoerenza. Non salva, però, da controlli successivi sulla correttezza dei dati dichiarati.

Accettare il 730 precompilato e inviarlo senza apportare modifiche, quindi, non salva il contribuente da eventuali controlli successivi. Il contribuente, infatti, ha anche l’onere di vigilare sui dati inseriti dall’Agenzia delle Entrate per verificarne la correttezza.

L’amministrazione tributaria, infatti, potrebbe essere in possesso di dati errati o incompleti che portano, di fatto, alla predisposizione di una dichiarazione dei redditi non conforme. Accettare e inviare una dichiarazione dei redditi che, ad esempio, non comprende tutti i redditi realmente percepiti pone il contribuente di fronte al rischio di accertamenti per dichiarazione infedele che, ricordiamo, è sanzionabile.

Quando non ci sono controlli sulla dichiarazione semplificata?

Allo stesso modo evita i controlli preventivi il contribuente che si avvale, per il 2025, della dichiarazione semplificata confermando senza modificare i dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate. Non è soggetto a controlli, allo stesso modo previsto per la dichiarazione precompilata, anche il contribuente che dovesse modificare dati che non influiscono sulla determinazione del reddito o dell’imposta da versare.

La cosa che va chiarita sui controlli, però è che con il 730 precompilato e la dichiarazione semplificata, accettando o confermando senza modifica i dati in possesso dell’amministrazione fiscale forniti da terzi (strutture sanitarie, banche, scuole, ecc...), è che si evitano quelli preventivi, ovvero quelli che potrebbero evitare l’erogazione dell’eventuale permesso spettante. Allo stesso modo, però, non salva da eventuali controlli formali, quelli che l’Agenzia delle Entrate dispone se ci sono discrepanze o elementi di incoerenza nella dichiarazione stessa.

La dichiarazione semplificata per il 2025 è solo un’opportunità, visto che rimane anche la possibilità di utilizzare il 730 precompilato. Per questo primo anno di applicazione potranno utilizzare la nuova dichiarazione tutti i percettori di redditi assimilati che utilizzano il modello 730.

Cosi come accade nella dichiarazione precompilata, per la quale non sono previsti controlli preventivi in caso di conferma e invio senza modifiche, anche nel caso di dichiarazione semplificata non sono previsti controlli nel caso che il contribuente confermi i dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate. Anche in questo caso, però, nonostante non sia previsti controlli preventivi, il contribuente non ha nessuna certezza che possano non scattare controlli successivi.

Quando e come avvengono i controlli sulla dichiarazione?

Essendo il modello 730 (o il modello Redditi), una dichiarazione che il contribuente presenta sui propri redditi per la determinazione delle imposte da pagare, l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli sulla veridicità dei dati dichiarati nei modelli stessi.

I controlli preventivi avvengono entro quattro mesi dal termine ultimo previsto per la presentazione dei modelli dichiarativi, cosa che non avviene quando si presenta un modello precompilato senza modifiche o ci si avvale della dichiarazione semplificata confermando i dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate.

Nel caso si effettuino modifiche che determino il reddito o l’imposta:

  • per modelli inviati dal sito dell’Agenzia delle Entrate o tramite sostituto di imposta, i controlli documentali non saranno effettuati solo sugli oneri che non sono stati modificati della dichiarazione precompilata. I controlli riguarderanno, quindi, soltanto i dati che hanno determinato la modifica;
  • per modelli trasmessi tramite Caf i controlli documentali sono effettuati anche su oneri che erano stati precompilati dall’Agenzia e non hanno subito modifiche (con l’eccezione delle spese sanitarie per le quali i controlli scattano solo per le voci di spesa non documentate nella precompilata).

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