Digiuno intermittente, la dieta del momento funziona davvero?

Giorgia Bonamoneta

17 Maggio 2023 - 23:58

Il digiuno intermittente funziona davvero? Ecco che cos’è e perché ci sono dei dubbi sulla utilità.

Digiuno intermittente, la dieta del momento funziona davvero?

Le diete o gli stili di alimentazione sono spesso dettati dalle mode del momento e in questo periodo il digiuno intermittente è salito ai primi posti tra le ricerche di Google. Che cos’è il digiuno intermittente è la prima domanda che una persona che vuole cambiare stile di alimentazione o iniziare una dieta si pone; subito dopo è essenziale capire se il digiuno intermittente è un metodo che funziona davvero per dimagrire.

Sono diversi gli studi che sembrano confermare come il digiuno intermittente non solo aiuti a mantenere la linea, ma anche combattere l’invecchiamento. Su questo particolare stile di alimentazione sono stati scritti moltissimi libri e questo perché è una pratica in uso da millenni in diverse culture. Ma questo lo rende più sicuro o consigliabile? Ci sono diversi dubbi. Ecco che cos’è davvero il digiuno intermittente, ma soprattutto è un metodo funzionante?

Cos’è il digiuno intermittente?

Il digiuno intermittente torna a far parlare di sé. Il metodo del digiuno intermittente continua ad affascinare, ma non tutti sanno esattamente in che cosa consiste. Ci sono infatti diversi rischi nell’iniziare una dieta tramite digiuno intermittente o di scegliere uno stile di alimentazione con questi ritmi. Rischi che derivano in larga parte da un mancato dialogo con il proprio medico di riferimento. Infatti prima di iniziare una qualsiasi dieta o di cambiare lo stile di alimentazione bisognerebbe confrontarsi con il proprio medico, con uno specialista e sottoporsi quindi a una serie di test.

Con digiuno intermittente si identificano una ampia varietà di stili di alimentazione, con ritmi anche molto diversi. Esistete per esempio il digiuno prolungato o quello con intervalli minori, il digiuno a giorni alterni, il digiuno solo per cibi solidi e il digiuno completa, cioè con l’assenza anche di acqua.

Per digiuno intermittente si intende quindi una finestra di tempo di digiuno più stretta, che segue per esempio lo schema 16:8, ovvero che prevede 16 ore di digiuno e 8 per mangiare, oppure lo schema 5:2 che prevede 5 giorni di pranzi e cene regolari e 2 giorni di digiuno.

Il digiuno intermittente funziona?

Prima di capire se il digiuno intermittente funziona bisognerebbe domandarsi se questo è uno stile di alimentazione considerabile sano. Nella maggior parte dei casi la risposta può essere sì: ci sono culture che praticano il digiuno da millenni e le condizioni di salute non peggiorano per ritmi di alimentazione differente. Eppure, se diversamente abituati, cambiare stile di alimentazione in maniera improvvisa potrebbe causare alcuni problemi ed è proprio per le persone di mezza età, ovvero quelle che rientrano nella fascia di età 40-60, che si richiede una maggiore attenzione.

Secondo diversi esperti, come l’immunologa Antonella Viola che ha pubblicato recentemente un libro a tema digiuno intermittente, questo particolare stile di alimentazione sarebbe in grado non solo di mantenere il peso regolare, ma anche di regolarizzare i parametri metabolici. Infine secondo diversi studi clinici, eseguiti su topi da laboratorio, è stato possibile notare come in generale questa alimentazione è in grado di aumentare la salute.

In altre parole il digiuno intermittente, sei accompagnato da uno stile di vita non troppo sedentario, una dieta equilibrata e sana, permette di mantenere il corpo giovane e quindi di combattere l’invecchiamento.

Digiuno intermittente: dati discordanti

Non è tutto oro quello che luccica, si dice e infatti anche il digiuno intermittente ha subito diverse critiche. Ci sono risultati contrastanti nella letteratura scientifica sul tema e non tutti i benefici riportati sembrano essere non solo veri per tutti i corpi, ma neanche consigliabili. Infatti se per alcuni studi ci sarebbe un miglioramento significativo, sembra che questo sia legato a una serie di fattori fin troppo variabili da poter dettare una linea di alimentazione comune.

La critica maggiore fa però riferimento a un principio banale: non ci sono effetti significativi di miglioramento che si differenziano da un normale sistema di alimentazione regolare e sano. Quindi perché farlo?

Infine, non per importanza, citiamo anche l’aspetto psicologico. Infatti il digiuno potrebbe essere una pratica che si accompagna a una forma di disturbo alimentare che vede nel cibo un qualcosa da combattere e non di necessario al nostro organismo.

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# Dieta

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