I direttori sanitari di Asl e ospedali avranno nuovi criteri di selezione grazie alla Riforma Madia: ecco una breve guida.
Il Direttore Sanitario e generale di Asl e ospedali sarà selezionato con nuovi criteri grazie alla Riforma Madia, che creerà un elenco nazionale per i vertici dei presidi del SSN. Stessa cosa varrà per i dirigenti amministrativi impiegati in Sanità.
Il Decreto Legislativo appena approvato è in realtà una correzione del precedente tentativo di riforma dei criteri di selezione dei Dirigenti della Sanità, corretta dalla Corte Costituzionale per il mancato rispetto della collaborazione tra le regioni, che dovranno istituire delle commissioni per la valutazione.
Il Direttore Sanitario sarà infatti individuato tra gli idonei attraverso una valutazione effettuata da una Commissione Regionale, per cui nell’ambito di una procedura regionale per titoli e colloquio. Alle regioni stesse è assegnato il compito di nominare un nuovo dirigente in caso di decadenza e mancata conferma.
Vediamo con maggiore precisione quali sono i criteri di nomina a Direttore Sanitario di Asl e presidi del SSN.
Direttore sanitario Asl: la Riforma Madia cambia i criteri selettivi
La Riforma Madia ha riformato i criteri di selezione per i dirigenti sanitari, che vedranno un maggiore coinvolgimento delle regioni nelle valutazioni, in particolare a partire dalle commissioni valutatrici che saranno regionali.
Le verifiche da parte della regione sui risultati aziendali conseguiti e sugli obiettivi da raggiungere nella sede di riferimento del SSN potranno impiegare 90 giorni invece che 60, ma i titoli da riconoscere e valutare dovranno essere attinenti alla figura manageriale che si ricopre.
Ad essere valutati saranno anche corsi di perfezionamento universitari, ma dovranno avere una durata almeno annuale. Inoltre ad essere valutati saranno ovviamente i corsi di formazione manageriale svolti in istituti privati e pubblici e le abilitazioni professionali.
Anche sui corsi manageriali, i direttori sanitari potranno contare solo su corsi di almeno 50 ore, considerando che i corsi requisito per l’accesso all’inserimento nell’elenco nazionale non costituiranno punteggio ulteriore.
Punteggi e valutazioni per i dirigenti delle Asl
La Riforma Madia modifica anche il punteggio minimo di inserimento nell’elenco nazionale infatti, che non potrà essere inferiore 70 (rispetto ai precedenti 75 punti), ricordando che l’elenco presenterà solo i nominativi, poiché i punteggi saranno agli Atti delle sole commissioni regionali.
All’Art. 3 comma 7 quater è precisato che la Commissione valuterà esclusivamente esperienze maturate negli ultimi 7 anni, attribuendo un punteggio complessivo non superiore a 60 punti. Se in questo frangente il Dirigente Sanitario avrà ricevuto un provvedimento di decadenza o simili, egli subirà una decurtazione di 8 punti.
Inoltre, sempre al comma 7 sexies, l’Art. 3 definisce un limite di 40 punti assegnabili al candidato per la valutazione dei titoli formativi e professionali, dando comunque più rilevanza alle esperienze.
I nuovi criteri di valutazione per le selezioni dei Dirigenti Sanitari del SSN dovranno comunque essere pubblicati in gazzetta ufficiale, per cui non resta che attenderne l’approvazione, intanto rimandiamo a questo articolo sulla pubblicazione degli stipendi dei manager nella PA.
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