Il presidente degli Usa, Joe Biden, ha firmato un ordine esecutivo per rafforzare il diritto all’aborto. Ecco cosa cambia con le nuove misure adottate.
Rafforzando il diritto all’aborto e aiutare le donne a decidere liberamente del proprio corpo. È questo l’obiettivo dell’ordine esecutivo firmato da presidente americano Joe Biden in risposta alla decisione presa dalla Corte Suprema americana di abolire la storica sentenza “Roe vs Wade”, del 1973, eliminando il diritto all’interruzione di gravidanza a livello federale.
Una decisione che ha avuto ripercussioni su migliaia di donne, che dall’oggi al domani si sono viste negate un loro diritto fondamentale. Infatti, immediatamente dopo la pubblicazione della sentenza, nove stati hanno vietato l’aborto nella gran parte dei casi e negli ultimi giorni altri stati hanno fatto lo stesso.
L’ordine esecutivo è quindi un tentativo da parte della Casa Bianca di rimediare alla sentenza della Corte Suprema, benché lo stesso presidente abbia dichiarato che “la via più rapida” per poter restituire alle donne il diritto perso è necessario che sia approvata una legge al Congresso. Ecco tutto quello che c’è da sapere su cosa cambia con l’ordine esecutivo.
Diritto di aborto negli Usa: le parole di Biden e la firma dell’ordine esecutivo
Se l’abolizione della storica sentenza “Roe vs Wade”, con la quale nel 1973 la stessa Corte aveva legalizzato l’aborto a livello nazionale, è stata accolta calorosamente dalle associazioni pro-life, dal partito repubblicano e dall’ex presidente Donald Trump, dall’altra parte migliaia di donne e associazioni sono scese per strada per protestare contro una sentenza che, di fatto, nega un diritto fondamentale.
Lo stesso presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha ribadito più volte come la “decisione della Corte Suprema è stata terribile e totalmente sbagliata”. Per tale motivo ha deciso di firmare un ordine esecutivo che potesse rafforzare il diritto all’aborto. Le misure dovranno essere adottate dal dipartimento della Salute e di Giustizia. Durante la firma del provvedimento il presidente ha ribadito che la sentenza della Corte non è stata una decisione “guidata dalla Costituzione né dalla storia ma una decisione politica”.
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L’unico modo per poter cambiare lo stato attuale delle cose, ha poi aggiunto, è quella di votare e ripristinare i diritti negati. L’unica soluzione per poter restituire il diritto all’aborto è quindi quello che sia approvata una legge dal Congresso che “codifichi l’aborto a livello nazionale”. La speranza del presidente è che a novembre le donne votino più rappresentanti a favore di questa scelta - in particolare al Senato - per “riprendersi i diritti”.
Diritto di aborto negli Usa: cosa cambia con le nuove misure
L’ordine esecutivo firmato da Biden porterà una serie di cambiamenti negli Stati Uniti, volti a rafforzare il diritto all’aborto e aiutare le centinaia di migliaia di donne che, a causa della sentenza della Corte Suprema, dall’oggi al domani hanno perso il diritto di decidere liberamente del proprio corpo.
L’ordine prevede una serie di istruzioni per i dipartimenti di Giustizia e Salute volte a proteggere ed espandere l’accesso all’aborto farmacologico in linea con le indicazioni della Food and Drug Administration. Non solo. Il presidente ha anche chiesto di fare tutto il possibile per garantire l’accesso ai:
- servizi medici di emergenza;
- contraccezione;
- fecondazione assistita.
Grazie alle nuove misure le donne potranno viaggiare attraverso i confini statali per raggiungere i servizi di aborto nelle cliniche specializzate negli Stati che non hanno vietato il diritto all’interruzione volontaria della gravidanza. L’ordine esecutivo riguarda anche la privacy e protezione dei dati online delle pazienti che cercano informazioni sull’assistenza riproduttiva online e l’istituzione di una task force inter-agenzia per coordinare gli sforzi federali per salvaguardare l’accesso all’aborto.
Infine, su ordine di Biden il procuratore generale e i consulenti legali convocheranno degli avvocati volontari e altre organizzazioni per fornire alle donne e agli operatori del settore assistenza legale pro bono per aiutarli a superare le nuove restrizioni statali.
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