Cos’è il reato di disastro colposo e cosa prevede il Codice penale riguardo pena e prescrizione. La disciplina e l’elenco dei delitti colposi.
Disastro colposo, cosa significa e cosa si rischia? Dopo i recenti fatti di cronaca si torna a parlare di questa grave fattispecie delittuosa, per la quale la legge prevede fino a 12 anni di reclusione nella misura massima.
Cosa si intende esattamente per disastro colposo e quando viene commesso? Il Codice penale ci viene in aiuto prevedendo una serie di comportamenti ascrivibili al “disastro” che riguardano incidenti gravi nel settore dei trasporti pubblici come ferrovie, autobus e funivie (ad esempio l’incidente accaduto all’impianto di risalita di Stresa-Mottarone).
Vediamo cosa dice la legge in merito ai disastri colposi, le pene previste e i tempi di prescrizione.
Significato di “disastro colposo”
Con l’espressione “disastro colposo” si intendono quei comportamenti penalmente rilevanti che provocano incidenti di eccezionale gravità, producendo danni estesi all’ambiente e alla vita/salute di un numero indeterminato di persone.
Si considerano disastri colposi, ad esempio, naufragi, dirottamenti aerei, deragliamenti ferroviarie e crolli di grandi opere architettoniche come ponti, tratti autostradali e così via).
Ciò che caratterizza il reato di disastro colposo è la messa in pericolo della collettività e la diffusività del danno che, per tale ragione, minaccia un numero indeterminato di individui.
Tale reato, essendo di natura colposa, viene posto in essere a causa di negligenze da parte dei soggetti preposti alla vigilanza, di natura omissiva - quindi mancanza di controlli e manutenzione adeguati - o commissiva, cioè errori di valutazione o di calcolo.
Reato di disastro colposo: cosa dice il Codice penale e sanzioni
Adesso che abbiamo spiegato cosa significa “disastro colposo” dal punto di vista giuridico, vediamo cosa stabilisce il Codice penale al riguardo. Le fattispecie di reato da prendere in considerazione sono due:
- l’articolo 434 “Crollo di costruzioni o altri disastri colposi”;
- l’articolo 449 “Delitti colposi di danno”.
La prima fattispecie delittuosa presa in considerazione - l’articolo 434 del Codice penale - punisce chi “commette un fatto diretto a cagionare il crollo di una costruzione o di una parte di essa ovvero un altro disastro” con la reclusione da 1 a 5 anni. La pena passa da 3 a 12 anni se il crollo o il disastro avvengono veramente. Requisito imprescindibile per la commissione di questo reato è che dal fatto derivi un pericolo concreto per la comunità pubblica.
La legge, però, vuole punire severamente anche i disastri causati a titolo di colpa, quindi non intenzionalmente, causati da “negligenza e imperizia o imprudenza” dell’agente. Ciò è stabilito all’articolo 449 del Codice penale che punisce i delitti colposi di danno come, ad esempio, incendi e disastri ferroviari. Chi commette questo reato rischia la pena della reclusione da uno a 5 anni che il giudice può raddoppiare “se si tratta di disastro ferroviario o di naufragio o di sommersione di una nave adibita a trasporto di persone o di caduta di un aeromobile adibito a trasporto di persone.”
Prescrizione disastro colposo
Molto spesso in Italia disastri colposi di notevole portata sono rimasti impuniti per via della prescrizione, trascorsa la quale non si può avviare un procedimento legale (penale o civile).
Per quanto riguarda i reati di disastro colposo e i delitti colposi di danno, la prescrizione scatta dopo un lasso di tempo pari alla durata della pena edittale massima prevista dalla Codice penale per ogni singola fattispecie. Tuttavia, a prescindere dalla condotta posta in essere, la prescrizione non può mai essere inferiore a 6 anni per i delitti e 4 per le contravvenzioni.
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