Azioni healthcare a picco: perché il comparto sanitario scende?

Tommaso Scarpellini

22/03/2023

A differenza delle previsioni fatte dalla maggior parte degli analisti a fine 2022, il comparto borsistico dei titoli Healthcare sta sottoperformando rispetto agli altri settori. Cosa aspettarsi ora?

Azioni healthcare a picco: perché il comparto sanitario scende?

Il 2023 è iniziato in maniera completamente diversa rispetto alle previsioni degli analisti: a dicembre in molti si aspettavano un inizio anno in discesa per i titoli tecnologici e una partenza in salita per quelli value, più conservativi del capitale, come ad esempio gli asset appartenenti al comparto delle utilities e dell’healthcare.

Al contrario, le migliori performance sembrano essere state registrare dai titoli growth. A seguito del collasso della Silicon Valley Bank e dell’incremento dei timori riguardanti il sistema bancario, il comparto dei titoli value ha perso ulteriore terreno nei confronti di quelli ad alta prospettiva di crescita.

Difronte alle recenti preoccupazioni, il comparto dei titoli sanitari non sta beneficiando particolarmente di questo contesto borsistico: sia l’indice settoriale americano che europeo continuano la loro corsa verso il basso, iniziata con lo scoccare del 2023. Questo perché le aspettative legate a un allentamento della politica monetaria da parte delle banche centrali occidentali stimola gli investitori a esporsi nei confronti degli asset più rischiosi.

Comparto Healthcare: un buon momento per comprare?

Prendendo come riferimento l’indice Stoxx 600 Health Care, che traccia l’andamento delle azioni a maggior capitalizzazione europee attive nel settore sanitario, ci rendiamo conto che, sebbene tale comparto non abbia sovraperformato rispetto agli altri indici settoriali, mantiene complessivamente una performance dello 0,94%, conservando il valore per i propri investitori.

Molti analisti tecnici però sostengono che i problemi per il settore healthcare potrebbero non essere ancora terminati. Molti dei titoli componenti l’indice hanno chiuso la scorsa settimana borsistica sotto livelli tecnici preoccupanti: è il caso di Diasorin, che ha chiuso una prima candela rossa settimanale al di sotto della resistenza dei €110, ma lo stesso vale anche per molti altri asset appartenenti al settore.

Se consideriamo inoltre la modificazione delle aspettative legate ai tassi d’interesse, la situazione si fa ancora meno rosea rispetto che a fine 2022. A riguardo è interessante notare come l’indice IWD/IWF, che rapporta il prezzo dei titoli value con il prezzo dei titoli growth, abbia mantenuto un trend nettamente decrescente da inizio 2023 e non sembra intenzionato a correggere la propria direzione. Altri analisti invece si mostrano fiduciosi in quanto le recenti turbolenze legate al settore bancario, sebbene attualmente sembrino alimentare la risalita del comparto dei titoli speculativi, dovrebbero incentivare in realtà i gestori ad assumere un atteggiamento più conservativo del capitale, stimolando la crescita del prezzo di borsa di settori quali quello delle utilities e l’healthcare.

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