Fratelli d’Italia presenta una nuova proposta di legge che vieta la possibilità di appartarsi in macchina alle coppiette e alle prostitute con i loro clienti e a questi ultimi li attende il carcere.
Fratelli d’Italia vorrebbe farsi tutore della “moralità pubblica” con una proposta di legge che vieta di fatto l’appartarsi di coppiette, già depositata alla Camera e firmata da Edmondo Cirielli, deputato di FdI, e promosso dalla premier Meloni a viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.
Con questa nuova legge, Fratelli d’Italia vorrebbe riformare l’articolo 527 del Codice penale dedicato agli atti osceni in luogo pubblico, attribuendo anche una sanzione penale a un reato che ormai era depenalizzato da tempo.
Secondo il disegno di legge di Cirielli sarebbe necessario introdurre il carcere per i clienti delle sex-workers (termine privo di pregiudizi a differenza del più comune “prostitute”)e per coloro che andrebbero in giro senza vestiti, i quali - sempre secondo Fratelli d’Italia - sarebbero per la maggior parte “gli immigrati”, ricalcando quello stereotipo razzista e coloniale secondo il quale altre persone provenienti da altre culture non indosserebbero vestiti adeguati secondo “la morale pubblica”.
Le reazioni da parte dell’opposizione non si sono fate certo attendere. Per l’alleanza Verdi-Sinistra, la proposta di FdI sarebbe “di un moralismo pruriginoso e maschilista” come riporta anche il quotidiano La Repubblica. Ancora più pungente la provocazione di Riccardo Magi di Europa+: “a quando l’introduzione della polizia morale?”.
Difronte al fatto che il partito della premier Meloni sembra augurarsi il ritorno dei reati contro il “buon costume”, sarà quanto mai necessario conoscere prima questa proposta di legge. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Divieto di appartarsi, scatta la sanzione penale: cosa dice la proposta di legge?
Per tutelare “la moralità pubblica” e “reprimere tutte quelle condotte che possano contribuire al degrado della società” Fratelli d’Italia torna alla carica con una nuova proposta di legge che vieta di fatto l’appartarsi in auto di coppiette, ma non solo.
Se attualmente l’articolo 527 del Codice penale prevede sanzioni amministrative e solo nel caso in cui gli atti osceni avvengano in luoghi frequentati da minori una pena detentiva, il partito meloniano vorrebbe reintrodurre definitivamente la sanzione penale. Infatti, come si legge nel testo, per il partito della premier non basta l’ammenda, in quanto:
La sanzione penale è l’unica in grado di reprimere e ostacolare tali azioni e, nello stesso tempo, di preservare efficacemente la morale e la sicurezza pubblica.
A essere colpiti dalla proposta sarebbero una serie di atti che vanno da quelli di nudismo, atti sessuali e prostituzione in auto appartate, senza che i diretti interessati abbiano adottato “specifiche cautele, come l’appannamento o la copertura dei vetri della vettura.In tali casi la proposta dei meloniani sarebbe quella di reintrodurre la pena di reclusione da 3 mesi a 3 anni, a seconda della gravità del fatto.
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Proposta di legge: quali sono gli “atti osceni” che rischiano una sanzione penale?
La proposta di legge dopo aver spiegato le ragioni per cui è necessario tornare a una sanzione penale, propone l’elenco degli “atti osceni” interessati, tra quelli elencati troviamo:
- toccamento “lascivo” delle parti intime del corpo “anche qualora avvenga al di sopra degli abiti”;
- il nudismo, praticato, secondo FdI, principalmente da “immigrati che non sono avvezzi ai costumi, alle consuetudini e alle norme etiche e giuridiche che regolano la convivenza civile nella nostra società” - definizione che mostra un razzismo e una visione coloniale occidentale interiorizzata;
- comportamenti sessuali “posti in essere all’interno di un’autovettura in sosta lungo la pubblica via, a meno che l’autore del fatto non abbia adottato specifiche cautele, come l’appannamento o la copertura dei vetri della vettura”.
Secondo il viceministro Cirielli la pena scatterebbe solo se i diretti interessati non provvedano a coprire i finestrini delle auto. Da quest’ultimo “atto osceno” in realtà la proposta di legge coglie l’occasione anche per affrontare un’altra questione: clienti e sex-worker
Proposta di legge di FdI: cosa accadrà a chi si apparta con una sex-worker
All’interno della proposta di legge del partito di Meloni, trovano spazio anche il sex-work e una critica alle sanzioni finora adottate. Infatti, se oggi i “signori clienti” sono attinti da pesanti sanzioni amministrative, secondo FdI queste “non avranno mai la stessa capacità general-preventiva della sanzione penale”.
Motivo per cui la proposta si conclude con un appello, affermando che è quanto mai “urgente un intervento legislativo”, col fine di “contrastare in maniera più adeguata il degrado morale che affligge la nostra collettività”. A meno che il vetro non sia appannato o i clienti e le sex-workers non decidano di appartarsi in casa.
Le reazioni sono state numerose, soprattutto per via di un maschilismo e razzismo, mascherati da implicito “pruriginoso moralismo”. Intanto anche il governo ha deciso di rallentare e fonti di maggioranza hanno dichiarato all’Ansa che la proposta di legge al momento “non è nell’agenda dell’esecutivo”.
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