Esiste un motivo ben preciso per non presentare domanda di indennità di disoccupazione al CAF.
Quando un lavoratore perde in modo involontario la propria occupazione può contare su un importante ammortizzatore sociale, l’indennità di disoccupazione Naspi. Misura valida solo per i lavoratori dipendenti. Per avere diritto a questo importo mensile che simula lo stipendio (ed ha anche un importo rapportato alle retribuzioni medie degli ultimi 4 anni) è necessario, però, presentare all’INPS apposita domanda.
Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:
Buongiorno, a breve rimarrò disoccupato visto che il mio datore di lavoro, in crisi, ha mandato lettera di licenziamento con decorrenza 1 novembre 2023. Devo presentare domanda di disoccupazione i primi di novembre, ma un mio conoscente mi ha detto di non presentarla con il CAF perchè a lui è costato moltissimo con le trattenute mensili che gli hanno fatto sull’importo. Vorrei sapere se questa cosa è vera oppure non e se mi consigliata di presentare domanda da solo. Intanto vi ringrazio per l’ottimo servizio.
Domanda di disoccupazione 2024, requisiti e procedure
Naspi e domanda al CAF, ma quanto costa?
Il suo conoscente ha perfettamente ragione. Il CAF presenta la domanda in modo totalmente gratuito ma poi effettua delle trattenute sindacali sulle erogazioni che l’INPS fa al disoccupato. In sostanza chi riceve la Naspi, se non controlla il cedolino sul portale o sull’applicazione dell’INPS, neanche si accorge della cifra trattenuta. Ma il taglio c’è tutti i mesi ed è pari all’1% dell’importo.
Per fare un esempio concreto se il disoccupato in 24 mesi di Naspi riceve dall’INPS 20.000 euro, le trattenute sindacali ammonteranno nel totale a 200 euro. Quindi la domanda che presenta il CAF non è proprio del tutto gratuita visto che, poi, pesa per tutto l’arco della fruizione dell’indennità di disoccupazione.
Presentare la domanda di indennità in autonomia certamente può essere la mossa più intelligente da fare per ricevere tutto l’importo spettante. La presentazione, infatti, non richiede molto tempo e le informazioni da inserire sono tutte presenti in una qualsiasi busta paga. Importante inserire la data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro. Nella domanda viene chiesto anche il reddito presunto dell’anno in corso, ma se non si svolge altra attività lavorativa e non si è titolari di Partita IVA bisogna indicare «zero».
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