I risultati del sondaggio di Money.it: per il 62% dei rispondenti i soldati italiani devono abbandonare il Libano dopo l’attacco di Israele alla missione Unifil.
Dopo l’attacco di Israele in Libano l’Italia deve abbandonare la missione Unifil. Questo è il risultato del sondaggio lanciato da Money.it nel momento in cui ancora non si è stemperata la tensione tra il nostro Paese e Tel Aviv, con le proteste verso il comportamento dell’esercito israeliano (Idf) che sono arrivate anche da altri Paesi europei come Francia, Spagna e Portogallo.
Come si può vedere dai risultati del sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo, il 62% dei rispondenti si è detto favorevole a un rientro in Italia da parte dei nostri soldati impegnati in Libano nella missione Unifil.
I motivi per volere un abbandono delle basi nel Sud del Libano potrebbero essere sostanzialmente due. Il primo è quello dovuto al timore per l’incolumità dei soldati italiani che, essendo circa 1.200, rappresentano il contingente più numeroso della missione delle Nazioni Unite.
Il secondo è quello di avallare così facendo le richieste di Israele che, per meglio combattere Hezbollah in questo nuovo fronte della guerra in Terra Santa, più volte ha chiesto ai peacekeepers di spostarsi dalle basi poste lungo il confine libanese.
Nelle scorse ore poi è arrivata la notizia di un nuovo attacco dell’Idf a una torretta di una base Unifil, segno di come i caschi blu continuino a essere sotto il potenziale tiro delle forze israeliane convinte che i miliziani di Hezbollah si nascondano in prossimità delle strutture.
Il nostro ministro della Difesa, Guido Crosetto, però ha ribadito più volte che i nostri soldati non abbandoneranno il Libano, una decisione che sembrerebbe cozzare con l’opinione dei lettori espressa per mezzo del sondaggio.
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