Dove stanno andando in vacanza i russi?

Alessandro Nuzzo

13 Luglio 2024 - 12:20

Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e le sanzioni decise dai paesi dell’Unione Europea, i russi hanno cambiato mete per le loro vacanze. Ecco dove vanno adesso.

Dove stanno andando in vacanza i russi?

I russi rappresentavano una buona fetta di turisti che ogni anno varcavano le porte dell’Europa, Italia compresa, per le loro vacanze. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, le cose però sono cambiate. L’Unione Europea ha sanzionato pesantemente la Russia e i cittadini russi vietandone i voli diretti. Di conseguenza chi vuole venire in Europa dovrebbe fare almeno uno scalo, cosa che fa lievitare il costo del viaggio. Inoltre diverse nazioni hanno vietato o reso più complicato ottenere il visto turistico.

Per questo motivo per i cittadini russi venire in Europa in vacanza è diventato impossibile. Già nel 2022 il numero di turisti russi in Europa era diminuito dell’84%. Quest’anno andrà ancora peggio. Dove si stanno spostando quindi? Le nazioni che hanno mantenuto rapporti più o meno cordiali col governo russo, nonostante la guerra, sono quelle che stanno beneficiando maggiormente del turismo. Vediamo di quali Stati si tratta.

Ecco dove stanno andando in vacanza i russi

Una delle nazioni che sta accogliendo maggiormente i turisti russi è la Turchia. Il Governo di Ankara ha sempre mantenuto una posizione neutrale in questa guerra. Ha condannato l’invasione russa ma in misura minore rispetto agli altri Stati europei e ha deciso di non unirsi alle sanzioni previste dall’Unione Europea e Stati Uniti. Per questo non ha vietato i voli diretti. Si stima che lo scorso anno il numero di turisti russi che ha varcato il confine turco sia aumentato del 110 per cento, da 4,7 milioni di persone si è arrivati a 7.

Altra nazione molto popolare è la Thailandia dove lo scorso anno sono arrivati il 1000% di turisti in più rispetto all’anno precedente. La Thailandia si è sempre mostrata distante dal prendere una decisione sulla guerra in Ucraina e inoltre il turista russo può beneficiare della permanenza nel paese di un mese senza chiedere un visto. Anche Emirati Arabi, Maldive, Egitto, sono nazioni che hanno beneficiato dell’arrivo di massa di cittadini russi.

Poi troviamo l’Indonesia con la sola Bali che è passata dall’accogliere 58mila russi in tutto il 2022 a 22mila nel solo periodo di gennaio 2023. Per entrare in Indonesia i russi hanno bisogno di un visto turistico, che però ha una validità massima piuttosto lunga: due mesi. I rapporti tra i due Governi è ottimo e gli scambi commerciali sono addirittura aumentati dallo scoppio della guerra.

Intuito il potenziale, diverse nazioni si stanno organizzando e provano ad attrarre turisti russi, approfittando dello stop in Europa. Nazioni come Sri Lanka, Marocco, India, Myanmar e Oman stanno trattando con il governo russo per discutere di accordi commerciali. E poi occhio alla Corea del Nord dove a breve dovrebbe aprire il collegamento ferroviario tra Vladivostok in Russia, e Rason, la città di confine più orientale della Corea del Nord. La nazione asiatica avrebbe deciso di incrementare l’afflusso di turisti sopratutto dalla nazione alleata russa.

Accanto a nazioni che hanno incrementato il turismo grazie all’approdo di cittadini russi, ci sono Stati europei che ne hanno perso una buona fetta. Pensiamo a Cipro che in passato era una meta piuttosto popolare fra i russi più ricchi e che ora ha vietato i voli diretti dalla Russia e imposto una tassa di 80 euro per la concessione di visti turistici. O anche al Montenegro che aveva il 30% dei turisti in arrivo dalla Russia prima della guerra. Numero adesso quasi azzerato, siamo al 2%. Anche l’Italia era meta ambita dai russi. Territori come i grandi laghi del Nord, la Liguria ma anche la Campania erano molto ambiti. Adesso è raro trovare russi in giro nel nostro paese.

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