Dalla CNBC raccolte le opinioni di molti esperti europei, concordi su un punto: Mario Draghi cambierà “drasticamente” la scena politica italiana
Mario Draghi? “Cambierà drasticamente la scena politica italiana”. È questa la sostanza delle diverse opinioni raccolte dalla CNBC, che ha interpellato molte tra le principali figure politiche e finanziarie europee per chiedergli un’opinione in merito all’esecutivo italiano guidato dall’ex numero uno della BCE.
Quello che è emerso è un sostanziale accordo, con evidenze sul fatto che abbiamo già assistito a “un esordio più positivo del previsto”, visto l’ampio sostegno politico raccolto nei due giri di consultazioni terminati la scorsa settimana.
Il governo Draghi, non composto da soli tecnici come ipotizzato alla vigilia, potrebbe quindi rappresentare per molti un deciso cambiamento nel panorama politico del Belpaese, come sottolineato da Erik Nielsen, capo economista del gruppo UniCredit:
“Si tratta del miglior risultato possibile, molto più di quanto mi aspettassi, perché fornisce un certo grado di stabilità e responsabilità politica al Paese”.
Con Draghi oscurati i populismi
Fatta eccezione per Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, Draghi è riuscito a ottenere il sostegno della maggior parte delle forze politiche, assicurandosi secondo molti un viaggio stabile e certo fino al prossimo appuntamento elettorale del 2023.
In più, diversificando la squadra dell’esecutivo - sostengono gli analisti sentiti dalla CNBC - Draghi “ha già migliorato le prospettive per il Paese”. La maggior parte degli esperti rivela infatti un deciso ottimismo sui titoli di Stato italiani.
Citano poi “aspettative su un uso più efficiente dei fondi del Next Generation EU, riforme strutturali e migliori prospettive sul fronte vaccinazioni”.
A certificarlo ci sarebbero proprio gli attuali numeri, con il FTSE MIB cresciuto di oltre il 7% da inizio mese.
In particolare, da Barclays ritengono che la crescita economica italiana potrebbe segnare un aumento nel ritmo nella seconda metà dell’anno, adducendo tra le motivazioni principali “l’arrivo di Mario Draghi, che ha cambiato radicalmente il panorama politico”.
Un ottimismo originato soprattutto da un punto che i più sembrano evidenziare: l’oscuramento delle forze populiste. Con chiaro riferimento a Lega e Movimento 5 stelle e i loro decisi passi indietro sul piano ideologico, per molti in Italia può venirsi rapidamente a creare un quadro politico radicalmente diverso:
“Quello che di certo possiamo affermare oggi è che il populismo è più debole in Italia, sia per l’arrivo di Mario Draghi che per l’intervento della pandemia e dell’integrazione europea”,
ha dichiarato alla CNBC Lorenzo Castellani, docente di storia della LUISS.
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