Prima di partire con l’auto molti di noi fanno riscaldare il motore. Ma è davvero necessario? Proviamo a scoprirlo
Intorno alle auto e alla loro manutenzione esistono da sempre miti, falsi miti e credenze che si protraggono nel tempo. Una delle più diffuse è quella che sarebbe necessario far riscaldare il motore della macchina, soprattutto se è un diesel, prima di mettersi in strada. Se abbiamo anche noi questa abitudine proviamo a cambiarla perché non solo è inutile, ma è anche potenzialmente dannosa. Vediamo perché.
Quanto aspettare prima di partire con la macchina?
Far riscaldare il motore prima di partire è un’operazione che i nostri padri e i nostri nonni ci hanno insegnato. Ma è ormai inutile.
In passato poteva avere senso perché portare in temperatura il gruppo termico dell’auto poteva essere utile per non stressare il motore e favorire lo scorrimento dell’olio. Oggi, invece, la maggior parte delle macchine è a iniezione elettronica ed è dotata di sensori che garantiscono una distribuzione efficace del carburante fin dall’accensione.
In più, gli oli sintetici moderni sono progettati per scorrere velocemente anche a basse temperature e per proteggere le parti interne del motore fin da quando mettiamo in moto.
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Cosa fare prima di mettersi in strada
Far scaldare il motore, quindi, non serve prima di partire. Anzi. È soltanto un modo per inquinare e consumare inutilmente carburante.
Sono invece buone azioni quella di attendere 10 secondi prima di mettersi in strada e quella di evitare accelerazioni e frenate brusche per i primi minuti di viaggio. Questo servirà al motore per raggiungere la temperatura ideale e all’olio per circolare in tutte le zone. Ed è anche un ottimo modo per mettere in temperatura di funzionamento corretta anche le altre parti mobili dell’auto.
Le azioni che possono salvare l’auto
Se vogliamo davvero salvare l’auto e aumentare la nostra sicurezza ci sono altre cose, ben più importanti, da fare prima di mettersi in strada.
La prima è quella di verificare il livello dei liquidi. Ovvero controllare se c’è la giusta quantità di olio motore, di acqua nella vaschetta dei tergicristalli, di liquido di raffreddamento e di liquido dei freni.
La seconda è quella di controllare lo stato di salute degli pneumatici. In primis perché se lo spessore del battistrada è inferiore a 1,6 millimetri rischiamo una multa, indipendentemente dal tipo di gomma che abbiamo montato (meglio non scendere sotto i 3 millimetri in ogni caso). In secondo luogo perché una bassa pressione delle gomme rischia di farci perdere aderenza quando siamo in strada.
Un altro controllo importante di iniziare è viaggiare è quello di luci e fari. Il Codice della Strada impone l’obbligo di accensione degli anabbaglianti anche durante il giorno nelle strade extraurbane e nelle autostrade. Meglio controllare che non ci siano lampadine non funzionanti e che funzionino anche gli stop e le luci di posizione. Pagare una multa per una lampadina rotta non è mai piacevole.
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