EasyJet annuncia perdite inferiori al 2019, pronta a ripartire dopo il lockdown

Anna Maria Ciardullo

16/04/2020

EasyJet annuncia perdite inferiori al 2019 nel primo semestre e si dichiara pronta a ripartire dopo il lockdown. Anche in Italia.

EasyJet annuncia perdite inferiori al 2019, pronta a ripartire dopo il lockdown

La compagnia aerea easyJet annuncia perdite inferiori al 2019 e si dichiara pronta a ripartire dopo il lockdown.

Il vettore britannico ha presentato i dati semestrali (dal primo ottobre al 31 marzo) in una conferenza stampa dove il CEO, Johan Lundgren, ha dichiarato che la liquidità a disposizione della compagnia sarà sufficiente per consentirgli di affrontare anche lo scenario meno ottimistico, ossia un fermo di almeno nove mesi.

Anche nella peggiore delle ipotesi easyJet punta a rimanere in piedi e si è detta disposta anche a cercare nuovi finanziamenti se si rendesse necessario.

Il vettore ha confermato di essere pronto a ripartire in qualsiasi momento, anche in Italia. Intanto, sono al vaglio le misure da adottare in vista della ripresa per consentire ai passeggeri di volare in sicurezza.

EasyJet annuncia perdite inferiori al 2019: pronta al post lockdown

La compagnia area inglese prevede di chiudere i primi 6 mesi dell’anno con una perdita ante imposte compresa tra 185 e 205 milioni di sterline, inferiore ai 275 milioni del primo semestre del 2019. Dopo queste dichiarazioni le sue azioni quotate a Londra hanno fatto un balzo del 2,35%.

Inoltre, easyJet dispone di circa 3 miliardi di sterline di liquidità che rappresentano uno scudo importante per sopravvivere a un prolungato blocco dei voli. Lundgren ha spiegato che la compagnia “ha archiviato un risultato molto forte prima dell’impatto del coronavirus, cosa che dimostra la forza del suo modello operativo.

L’azienda ha messo in atto una serie di misure di contenimento delle perdite che si sono rivelate efficaci: ha ridotto i propri investimenti previsti nel triennio successivo di circa 1 miliardo di sterline e ha concluso un round di finanziamento che ha aggiunto 2 miliardi di liquidità extra alle sue casse. Queste, si sono aggiunte alla messa a terra dell’intera flotta e al rinvio della consegna di 24 aerei.

Visto lo scenario di incertezza, il vettore ha preferito non fare previsioni sull’andamento finanziario per il restante esercizio 2020, limitandosi a confermare il proprio impegno nel proteggere il business per riprendere a volare quando la pandemia sarà finita.

In prospettiva, il CEO ha dichiarato che le prenotazioni per l’inverno sono molto più avanti rispetto allo scorso anno, ma non è chiaro quali siano le destinazioni più gettonate.

EasyJet è pronta a ripartire anche in Italia

EasyJet è pronta a ripartire dopo la crisi, mettendo in pratica anche nuove misure anti-coronavirus: rispetterà la distanza di sicurezza, operando con un sedile centrale vuoto per ogni fila, e probabilmente sarà obbligatorio anche l’utilizzo delle mascherine a bordo degli aerei.

Non fa eccezione il mercato italiano, dove easyJet è primo vettore in diversi scali quali Napoli, Venezia, Milano Malpensa e Olbia. Nel 2019, oltre 20 milioni di passeggeri italiani hanno viaggiato con la compagnia.

Il numero uno di easyJet Italia, il direttore commerciale Lorenzo Lagorio, ha previsto una prima fase della ripresa in cui sarà attivo solo il traffico domestico.

Il vettore low cost si è dichiarato pronto a continuare a sostenere il turismo e il business nel momento della ripartenza, anche nel nostro Paese. Lagorio ha lanciato infatti un appello al governo, chiedendo tutele al pari di quelle previste per le compagnie nazionali.

È importante salvaguardare tutto il settore e non solo alcuni operatori, secondo Lagorio, che ha commentato:

“molti scali hanno bisogno di noi per ripartire, sarebbe auspicabile la sospensione della tassa addizionale di imbarco e lo stanziamento di fondi da destinare agli enti del turismo e alla sicurezza dei turisti e dei passeggeri”.

Infine, ha ricordato che easyJet conta 1.500 dipendenti tra Malpensa, Venezia e Napoli a cui va aggiunto l’indotto degli aeroporti e del turismo.

Intanto, mentre easyJet annuncia perdite inferiori al 2019 e si dichiara pronta a ripartire dopo il lockdown, la diretta rivale Ryanair si prepara a una guerra dei prezzi tra le compagnie aeree, che conta di vincere una volta terminati gli stop ai viaggi e l’inizio della stagione turistica.

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