Le difficoltà economiche della Cina potrebbero essere una delle ragioni per cui la BCE è stata in grado di anticipare la Fed quest’anno.
Negli ultimi anni, il dibattito sulla dipendenza strategica dell’Occidente dall’economia cinese ha dominato le discussioni economiche globali. Tuttavia, mentre gli Stati Uniti hanno ridotto significativamente i loro legami commerciali con la Cina, l’Europa ha invece intensificato i propri rapporti con Pechino. Questo contrasto potrebbe spiegare alcune delle differenze nelle politiche monetarie tra la Federal Reserve (Fed) e la Banca Centrale Europea (BCE).
La BCE è stata più rapida nel ridurre i tassi di interesse, avendo già effettuato un secondo taglio dei tassi e prevedendone un terzo a ottobre, mentre la Fed non ha ancora iniziato il processo. Questa divergenza potrebbe ampliarsi se l’economia cinese continuerà a rallentare.
Le preoccupazioni riguardo alla seconda economia mondiale crescono costantemente. Nonostante i ripetuti sforzi di Pechino per stimolare la domanda interna, l’economia cinese continua a mostrare segni di debolezza. La crisi nel settore immobiliare non accenna a diminuire, la deflazione dei prezzi al consumo e alla produzione incombe, e le tensioni commerciali internazionali si intensificano. Questi fattori rappresentano un potenziale freno per l’economia globale, come discusso recentemente dai banchieri centrali riuniti al simposio della Federal Reserve a Jackson Hole. [...]
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