Il conflitto siriano, tra guerre per procura e interessi globali, è strettamente legato alla crisi ucraina: l’intervento russo in Siria ha innescato un cambiamento nelle dinamiche geopolitiche globali
La guerra civile siriana sulla quale si è proiettata un più ampio conflitto geopolitico generale, è iniziata 13 anni fa. Tra 2019 e 2020 giunge ad un punto di stallo.
Le forze nemiche del potere in carica (Turchia, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, USA e coalizione occidentale con appoggio dietro le quinte di Israele) che operano sul campo con milizie jihadiste, direttamente con aviazione, fornitura armi e logistica, sanzioni, trovano insuperabile resistenza da parte delle forze governative a loro volta supportate da Iran, Hezbollah e soprattutto Russia.
L’azione decisiva per il recente stallo fu il massiccio intervento dell’aviazione russa contro le varie fazioni jihadiste eterodirette. Il che non solo provocò un problema militare ma in senso più ampio narrativo-geopolitico. Infatti, nominalmente, gli occidentali dicevano di esser lì per combattere proprio i jihadisti. [...]
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