Se hai prenotato le vacanze a Barcellona questa estate sappi che non sarai il benvenuto. Ecco perché.
Negli ultimi anni la Spagna è stata una delle mete turistiche preferite in Europa. Solo nel 2023 ha accolto la cifra record di 85 milioni di turisti internazionali. Barcellona che ha 1,6 milioni di abitanti, ne ha accolti 26 milioni. Un boom incredibile che ha portato tanto indotto per il settore turistico ma anche problemi per gli abitanti che devono fare i conti sopratutto con il caro affitti.
Secondo il sito web immobiliare Idealista, negli ultimi dieci anni gli affitti a Barcellona sono aumentati del 68% in città e il costo dell’acquisto di una casa del 38%. Anche nell’ultimo anno la situazione è peggiorata: a giugno gli affitti sono aumentati in media del 18% rispetto all’anno precedente.
Una situazione che sta diventando insostenibile e che ha scatenato le ire di una buona parte della popolazione catalana che nei giorni scorsi è scesa in piazza in segno di protesta rendendosi protagonista anche di alcuni gesti eclatanti.
La protesta contro i turisti dei cittadini di Barcellona
Lo scorso 6 luglio circa 3.000 persone hanno partecipato alla protesta anti-turismo a Barcellona. Un’iniziativa guidata dall’Assemblea de Barris pel Decreixement Turistic (ABDT), ovvero Assemblea di quartiere per la decrescita turistica.
I manifestanti hanno dipinto cartelli con scritto: «I turisti vanno a casa»; «I turisti vanno via»; «Barcellona non è Disneyland». Hanno poi barrato le porte d’accesso degli hotel con del nastro rosso o allontanato i turisti seduti all’esterno dei locali con delle pistole ad acqua. Azioni spontanee non dettate dall’organizzazione che però non ne ha preso le distanze. Insomma in questo periodo chi si reca a Barcellona come turista deve sapere che non è il benvenuto e se può, farebbe meglio a rinunciare.
L’obiettivo dell’Assemblea de Barris pel Decreixement Turistic è la decrescita del turismo, ovvero ridurre il numero di turisti e la dipendenza della città da essi. Hanno anche pubblicato un manifesto dove indicano le ragioni per cui Barcellona dovrebbe avere meno turisti e del perché questa crescita sta causando danni alla popolazione locale. Si dice che i quartieri sono stati modernizzati perdendo la bellezza e l’identità locale, che i servizi sono sotto pressione, che il costo degli alloggi è aumentato, che aerei, navi, auto a noleggio inquinano tantissimo.
I turisti fanno bene e arricchiscono la poca fetta della popolazione che vive di quello ma tanti altri cittadini sono esausti e allo stremo. Anche chi lavora in questo comparto viene spesso sfruttato e sottopagato. Certo un rapporto pubblicato dal Consiglio comunale di Barcellona nel 2023, ha detto che la maggior parte dei residenti ritiene ancora che il turismo sia un fattore positivo e non negativo per la città. Ma in tanti sono scesi in piazza a protestare.
Il sindaco di Barcellona contro il caro affitti ha già annunciato un giro di vite con il divieto di affittare le case ai turisti annullando le licenze di tutti i 10.101 appartamenti attualmente approvati come affitti a breve termine entro novembre 2028. Da un punto di vista governativo, c’è stata la condanna alle proteste. Rosario Sanchez, segretario di Stato spagnolo per il turismo, ha condannato le proteste, dichiarando «che il Paese rimane una delle destinazioni turistiche più sicure».
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