Il problema vero, tempi alla mano, è che il neo Presidente ha meno di due anni per realizzare la sua ambiziosa agenda. Ma deve stare attento agli errori politici che aiuterebbero i Dem.
L’attivismo di Trump in questa prima settimana alla Casa Bianca è impressionante, e ci sono motivi diversi che guidano le sue azioni.
La prima molla è psicologica: l’essere stato quattro anni lontano da Washington, ossia dal potere, gli ha fatto accumulare una energia repressa che deve scaricare nel lavoro.
E gli ordini esecutivi, le nomine, le interviste, le conferenze stampa, le dichiarazioni estemporanee via X e Truth Social sono l’espressione di questa voglia di fare non comune, sciorinata davanti al paese quasi a ricordare, minuto per minuto, che finalmente c’è un presidente, dopo il Biden assente o addormentato. [...]
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