Ecco le truffe più comuni che colpiscono chi paga gli acquisti tramite contactless (senza Pin)

Alessandro Nuzzo

5 Marzo 2025 - 23:10

Si tratta della modalità di pagamento senza contatto con il Pos sempre più utilizzata. Una modalità non esente da rischi. Ecco come difendersi.

Ecco le truffe più comuni che colpiscono chi paga gli acquisti tramite contactless (senza Pin)

Negli ultimi anni le abitudini di pagamento sono cambiate radicalmente. Se prima pagare in contanti era la prassi, adesso quasi tutti i pagamenti avvengono in modalità digitale tramite carta di credito o debito. Il valore delle transazioni che avvengono con carta aumentano anno per anno e anche nel 2024 i numeri sono stati in crescita. A crescere e di molto sono stati anche i pagamenti effettuati in modalità contactless, ovvero senza digitare il pin e senza inserire la carta nell’apposito lettore. Nei primi 6 mesi del 2024 il valore del transato ha superato i 130 miliardi di euro (+23%), ormai quasi 9 pagamenti su 10 in negozio sono in modalità «senza contatto».

Questa nuova modalità di pagamento ha reso i pagamenti più rapidi e pratici, semplificando la vita quotidiana dei consumatori. La tecnologia adottata è la NFC (Near Field Communication) che permette il trasferimento di dati dalla carta al pos a distanza semplicemente appoggiando la carta al lettore. Una modalità che semplifica le operazioni di pagamento ma che al tempo stesso aumenta anche il rischio di truffe e furti. Ecco la tecnica più usata e come difendersi.

Pagamento contactless: come difendersi dai furti

La modalità contactless e l’assenza di inserimento del pin ha aperto varchi interessanti per i truffatori che possono sfruttare tale tecnologia per spillare denaro dal conto corrente del malcapitato senza che questi se ne accorga in tempo. La facilità dei pagamenti contactless è diventata un bersaglio per frodi semplici ma efficaci che colpiscono sempre più spesso.

Una delle tecniche più adottate consiste nell’utilizzare un pos portatile per prelevare piccole somme di denaro senza che la vittima se ne accorga. Sfruttano luoghi molto affollati come ad esempio i mezzi pubblici per avvicinarsi alla vittima, poggiare il pos nei pressi del portafogli o alla tasca e se è presente una carta contactless, il terminale può elaborare automaticamente il pagamento. Poiché questo tipo di transazione non richiede l’inserimento del pin per importi bassi, il furto avviene in modo rapido e silenzioso. Nella maggior parte dei casi, la vittima si accorge della frode solo quando controlla l’estratto conto e individua transazioni sconosciute ma ormai è troppo tardi.

Per difendersi da questo tipo di furto esistono diversi metodi. Il primo è quello di impostare un limite massimo al pagamento in modalità contactless e senza pin. Inseriamo ad esempio una somma irrisoria come 5-10€ oltre cui è necessario inserire il pin. Sarà anche più scomodo inserire il codice segreto ogni volta ma almeno siamo esenti da rischi. Altra tecnica è tenere più carte insieme abilitate NFC nello stesso portafoglio. Questo può interferire con la lettura del pos, impedendo che vengano effettuati pagamenti fraudolenti.

Altro metodo efficace è quello di disattivare i pagamenti contactless. Alcune banche offrono la possibilità di eliminare questa modalità di pagamento veloce tramite l’app mobile o chiamando il servizio clienti. In alternativa possiamo dotarci di un portafogli con protezione RFID. Questi sono fatti con materiali come la fibra di carbonio o l’alluminio che schermano le carte non consentendo il pagamento in modalità contactless.

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