Pronto il decreto MISE sull’ecobonus del 110 per cento: il provvedimento fissa i prezzi dei lavori ed i requisiti da raggiungere per i lavori effettuati dal 2020. Ecco la tabella con i valori da considerare.
Ecobonus del 110 per cento, decreto MISE in arrivo: è ormai in fase di ultimazione il provvedimento attuativo con prezzi e requisiti da rispettare per accedere alle detrazioni fiscali.
Il decreto del MISE inciderà non solo sulla super detrazione introdotta dal decreto Rilancio, ma sulla generalità dei lavori di riqualificazione energetica. Era infatti atteso dal lontano 2013 il provvedimento contenente requisiti, prezzi e condizioni per l’accesso all’ecobonus.
L’avvio dal luglio 2020 del nuovo ecobonus del 110% ha portato ad una necessaria accelerata.
Dura la reazione degli operatori del settore, critici sui prezzi imposti dal MISE considerando tra l’altro i nuovi requisiti stabiliti. Il tariffario in fase di definizione rischia di penalizzare il Made in Italy.
Specifichiamo che stiamo parlando di novità non ancora ufficiali: al MISE viene concesso ancora un po’ di tempo per la messa a punto delle regole definitive. Il decreto attuativo è atteso entro 30 giorni dalla data di conversione del decreto Rilancio, cioè entro la metà del mese di agosto 2020.
Ecobonus 110 per cento, la bozza del decreto MISE con prezzi e adempimenti
Si presenta particolarmente corposa la bozza del decreto attuativo del MISE sull’ecobonus del 110 per cento. Un testo di 50 pagine, 12 articoli e 9 allegati, che definisce in maniera puntuale requisiti, prezzi e limiti massimi di spesa per l’accesso alle agevolazioni fiscali.
Il decreto del MISE non fa però riferimento solo al superbonus del 110 per cento, ma anche ai lavori di riqualificazione energetica ammessi all’ordinaria detrazione del 50%.
Scendendo nel dettaglio, i 12 articoli della bozza del decreto MISE sono i seguenti:
Art. 1 - Oggetto, ambito di applicazione e definizioni
Art. 2 - Tipologia e caratteristiche degli interventi
Art. 3 - Limiti delle agevolazioni
Art. 4 - Soggetti ammessi alla detrazione
Art. 5 - Spese per le quali spetta la detrazione
Art. 6 - Adempimenti
Art. 7 - Attestato di prestazione energetica
Art. 8 - Asseverazione per gli interventi che accedono alle detrazioni
Art. 9 - Trasferimento delle quote e cessione del credito
Art. 10 - Monitoraggio e comunicazione dei risultati
Art. 11 - Controlli
Art. 12 - Disposizioni finali ed entrata in vigore
È l’articolo 1 a specificare che il decreto non riguarda esclusivamente l’ecobonus del 110 per cento, ma definisce i requisiti tecnici che devono soddisfare gli interventi che beneficiano delle detrazioni ordinarie per i lavori di efficienza energetica, così come del bonus facciate.
La bozza del decreto MISE fissa inoltre specifiche limitazioni all’accesso alle detrazioni fiscali. Nello specifico, l’accesso ai bonus edilizi viene impedito per interventi analoghi sullo stesso edificio o impianto effettuati da meno di 10 anni, nel caso si sia avuto accesso alle medesime agevolazioni fiscali.
Un articolo ad hoc riguarda gli adempimenti da porre in essere, dal deposito al Comune della relazione tecnica, il rilascio dell’asseverazione, l’APE così come la comunicazione ENEA, da inviare entro 90 giorni dalla data di fine lavori.
Ecobonus 110 e non solo: i prezzi nella bozza del decreto MISE
L’aspetto che fa più discutere della bozza di decreto del MISE è il prezzario, con il duplice binario previsto per i lavori per i quali servirà l’asseverazione tecnica e per quelli per i quali sarà invece “sostitituibile” con certificazione del fornitore o installatore.
Per i lavori che comportano la necessità di redazione di apposita asseverazione, sarà il tecnico abilitato a certificare che:
- i costi per tipologia di intervento sono più bassi o uguali ai medi delle opere riportati nei prezzari predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome territorialmente competenti in cui è sito l’edificio oggetto dell’intervento, oppure in prezzari commerciali;
- in mancanza, i prezzi vanno determinati analiticamente, attraverso un procedimento che consideri tutte le variabili che intervengono nella definizione dell’importo stesso.
Per i lavori per i quali l’asseverazione è sostituibile con dichiarazione del fornitore o dell’installatore, invece, i prezzi di riferimento sono contenuti nell’allegato I del decreto.
Ecco quindi un estratto del “prezzario” previsto dalla prima bozza (per una lettura completa invitiamo a scaricare il testo in pdf sopra allegato):
I prezzi massimi dovranno essere considerati al netto dell’IVA e delle spese di posa in opera: secondo quanto riporta il Sole24Ore, la nuova versione del decreto del MISE corregge il tiro, placando in parte il malcontento degli addetti ai lavori.
Inizialmente si prevedeva infatti che l’importo in tabella dovesse esser considerato al lordo dell’imposta sul valore aggiunto e delle spese di posa in opera.
Non mancano le critiche, tra cui quelle di produttori di serramenti, che evidenziano come si tratti di tariffe fuori mercato per le produzioni nostrane, con il conseguente rischio di un monopolio da parte di aziende estere, a discapito del Made in Italy.
Ribadiamo tuttavia che si tratta di una bozza, e che quindi parliamo di aspetti ancora non definitivi. Restiamo quindi in attesa del varo del decreto attuativo da parte del MISE che, ci auguriamo, corregga il tiro su alcuni aspetti controversi della prima bozza di cui sopra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA