La moneta è il mezzo che meglio sa accompagnare la storia dell’uomo. La analizziamo in accezione ampia, da classica a virtuale, per scoprire che quest’ultima come idea è nata addirittura da Keynes
L’azione delle banche centrali per contenere l’inflazione, l’ennesimo ciclo di ribasso delle criptovalute, la continua digitalizzazione del borsellino, che diventa wallet, il fatto che i nostri soldi li terremo sul cloud (proprio così, le banche stanno facendo un trasferimento tecnologico dei propri sistemi di gestione sul cloud: per esempio Intesa Sanpaolo li sta mettendo su Google Cloud). Sono tutti segnali che mettono la moneta di oggi sul tavolo di chi vuole capire l’economia.
Viviamo un momento in cui il concetto di moneta è sottoposto a tensioni che lo tirano in varie direzioni e probabilmente al termine di questo travagliato periodo (quando?) avremo uno scenario differente a quello a cui eravamo abituati.
Uno scenario che sarà lontano dall’essere uno statu quo, ma al quale sapremo adattarci, ne siamo certi, perché è nella storia dell’umanità farlo.
La moneta, infatti, è il mezzo di espressione che scandisce meglio il percorso umano, regolando i suoi rapporti.
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Il tema della moneta ha interessato molto anche J.M. Keynes, che l’ha messa nel suo trattato fondamentale “Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta”.
Non solo: ci spingiamo a dire che Keynes sia stato il primo teorizzatore delle cripto come valute universali e democratiche, idealizzando il Bancor, (nome che Guido Carli, da Governatore della Banca d’Italia utilizzò come pseudonimo per i pezzi che scriveva sull’Espresso).
Ancora oggi, inconsapevolmente, stiamo facendo i conti con la legge di Grisham, la teoria della “moneta cattiva che scaccia quella buona” e che poggia sul sistema della fiducia.
L’argomento fiducia riguarda anche le criptovalute (tematica sulla quale torneremo in seguito nel corso della serie), che stanno vivendo un periodo faticoso.
Bisogna chiedersi se il gioco sia a somma zero, ossia se il calo della fiducia nella monete tradizionali faccia crescere quella verso le criptovalute, o viceversa.
Proprio la Banca d’Italia se lo è chiesto e ha preso correttamente una posizione di studio e pedagogica sulle criptovalute e la finanza decentralizzata, sintetizzata in un documento che ci accompagnerà per i prossimi anni.
Tornando ai fondamentali, una moneta ne ha tre: essere mezzo di scambio, strumento di conto, riserva di valore.
L’euro è nato con un quarta missione: essere strumento di pace. Mai come in questo momento abbiamo bisogno di una moneta così. Quindi diamole il valore che deve avere.
E dato che la moneta è la storia dell’uomo, il piccolo strega di Money.it stavolta è particolarmente multidisciplinare.
Cinque libri per approfondire
Guido Carli - Mercato, Europa e Libertà - Laterza
Johann Wolfgang Goethe - Faust - Feltrinelli
Walter Tevis - Il colore dei soldi - Mondadori
Giovanni Verga - Tutte le novelle - Einaudi
Roberto Gorini - Crypto Economy - Roi Edizioni
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