Il Paese è pronto a varare nuove misure per invitare gli investitori stranieri che vogliono tornare sul mercato russo a farlo.
Sono settimane che si parla soltanto dei dazi imposti da Donald Trump e delle conseguenza sui mercati finanziari. Nessuna traccia delle vicende geopolitiche, in particolare del conflitto in Ucraina. L’accordo per una tregua sembrava ad un passo ma adesso si è entrati in una fase di stallo e intanto i bombardamenti proseguono.
La Russia però, sembra voler uscire dall’isolazionismo che l’ha vista protagonista in questi ultimi due anni e vorrebbe aprire i propri confini agli investitori stranieri. Appena è scoppiata la guerra in Ucraina, la Russia ha vietato alle aziende straniere di portare i propri beni fuori dal paese arrivando ad obbligarli a detenerli in appositi conti speciali. In questo modo il paese si è isolato dall’Occidente chiudendosi agli investimenti stranieri.
Ora però, come riporta Reuters, Putin sarebbe pronto al cambio di strategia. La prima mossa è allentare i controlli sui capitali stranieri. Alexei Yakovlev, capo del dipartimento di politica fiscale del ministero delle Finanze, ha affermato che già verso metà dell’anno, Putin firmerà un decreto presidenziale con cui allentarà i controlli.
Putin apre le porte alle aziende occidentali interessate al mercato russo
Questa mossa aprirà le porte alle aziende occidentali che potranno tornare ad investire sul mercato russo. Potranno farlo con la certezza che i loro investimenti non saranno soggetti a rigidi controlli interni e le società avranno la possibilità di ritirare il loro denaro, compresi i compensi relativi all’attività in Russia.
Ci sono tantissime aziende europee che erano molto attive nel mercato russo e che con la guerra in Ucraina si sono viste costrette ad abbandonarlo, che resta comunque florido in diversi settori. Questa notizia fa capire il cambio di strategia che Putin intende attuare. Un’apertura all’Occidente che potrebbe essere preludio di una pace definitiva nel conflitto. Il cambiamento di strategia lo si evince anche dalla richiesta che Putin ha fatto agli Stati Uniti per riprendere i voli diretti.
Putin chiede a Trump la ripresa dei voli diretti
Il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, ha detto che la Russia ha chiesto agli Stati Uniti di revocare le sanzioni sulla Aeroflot per consentire la ripresa dei voli diretti tra i due Paesi. Alla richiesta però finora non ha avuto risposta. Lavrov ha precisato che la proposta è stata avanzata oltre un mese fa, prima di un incontro a Riad tra le parti. Gli Usa avrebbero accettato anche se al momento non c’è stata risposta né alcun passo specifico. D’altronde è un periodo intenso per Trump, adesso concentrato maggiormente sulla questione dazi.
Il presidente statunitense ha scosso i mercati finanziari la scorsa settimana con l’introduzione di dazi per oltre 100 paesi. Le borse di tutto il mondo hanno reagito malissimo con perdite per miliardi di dollari. Da qui la decisione 2 giorni fa di sospenderli per 90 giorni tranne per la Cina, il cui prelievo è salito al 125%.
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