L’oceano è intrinsecamente legato a grandi questioni globali come il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare, la salute umana e l’economia globale.
Si sta svolgendo a Napoli, presso Castel dell’Ovo, l’importante iniziativa e mostra itinerante dedicata all’oceano e al clima, con un programma fitto di iniziative, tour guidati, laboratori didattici, visite, conferenze in partnership con E.ON. L’iniziativa di formazione e informazione alla tutela e valorizzazione del mare è al centro della progettualità della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco (IOC-Unesco) con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Napoli, che si inserisce all’interno dell’importantissima programmazione del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (2021 – 2030), che punta a mobilitare la comunità scientifica, i governi, il settore privato e la società civile attorno ad un programma comune di ricerca e innovazione tecnologica sulle scienze del mare per ottenere l’oceano di cui abbiamo bisogno per il futuro.
Partner della tappa di Napoli è E.ON Italia, nell’ambito di Energy4Blue, il progetto con cui l’azienda si impegna per la salvaguardia dei mari coinvolgendo in modo attivo partner, cittadini, dipendenti e istituzioni. Un viaggio, pensato per tutte le fasce d’età, per conoscere più da vicino gli abissi, le sfide che l’oceano sta affrontando e le soluzioni da adottare. L’esposizione sarà visitabile gratuitamente tutti i giorni, dalle ore 10 alle ore 18. Con l’arrivo a Napoli l’esposizione si arricchisce inoltre di una nuova installazione dedicata alle persone non vedenti e ipovedenti.
Ocean&Climate Village è un’esperienza multisensoriale e formativa dedicata al tema oceano e clima, ideata in un’ottica di co-creazione, collaborazione e condivisione di conoscenze per riconnettere le persone e le loro attività all’oceano. I visitatori si stanno “immergendo” in un emozionante viaggio negli abissi, conoscendo più da vicino l’importanza dell’oceano per il nostro pianeta e il nostro futuro.
Il percorso espositivo si snoda attraverso otto zone tematiche pensate per approfondire tutti gli ambiti legati al clima e all’oceano, ed è arricchito da info-grafiche, pannelli interattivi e laboratori illustrati dai giovani artisti e artiste del collettivo Design for the Ocean, nonché dagli scatti di Enzo Barracco e Giovanni Pellegrini e da campioni e strumenti di ricerca del CNR-Ismar. I pannelli e i complementi di arredo della mostra sono stati messi a disposizione da Grifal, che li ha realizzati con cArtù, un innovativo cartone a onde variabili brevettato come alternativa alla plastica d’imballaggio.
Realizzata in collaborazione con il designer Federico Girotto, l’esperienza permette ai visitatori di toccare le riproduzioni in 3D delle specie marine, rappresentate sia nel loro stato di salute normale sia dopo una situazione di forte stress che porta al
danneggiamento dello scheletro duro, alla morte delle specie o alla perdita della complessità degli ecosistemi. Davanti a ogni opera, un audio riproduce automaticamente una spiegazione approfondita delle caratteristiche principali della specie e dell’ambiente in cui vive, nonché le ragioni che ne determinano il danneggiamento o la morte.
Parte del percorso è l’installazione digitale e interattiva UpSea Down, realizzata a scopo didattico e divulgativo dal digital designer Federico Girotto, in collaborazione con l’art developer Davide Santini e l’oceanografa Valentina Lovat. Unendo scienza, design e comunicazione, UpSea Down spiega il fenomeno dell’espansione del volume dell’oceano
dovuto al riscaldamento globale.
Peraltro, attraverso un’esperienza sonora, tattile e visiva, il visitatore può decidere di viaggiare nel tempo dal 1940 al 2100, vivendo in prima persona il fenomeno dell’aumento del livello del mare.
“Uno degli obiettivi più importanti del Decennio del Mare è quello di creare una Generazione Oceano che conosca veramente l’oceano e sia emotivamente connessa a esso. In questo senso, è fondamentale promuovere, anche grazie a iniziative come l’Ocean&Climate Village, l’Educazione all’Oceano (Ocean Literacy), che si riferisce proprio alla comprensione dell’influenza che l’oceano ha su di noi e viceversa: l’oceano è intrinsecamente legato a grandi questioni globali come il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare, la salute umana e l’economia globale. Comprenderne il valore può migliorare la protezione, la conservazione e l’uso sostenibile dell’oceano e delle sue risorse, contribuendo anche al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”, ha recentemente sottolineato Francesca Santoro, Senior Programme Officer della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco.
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