Le recenti complicazioni nate in Russia non sembrano aver impattato sui mercati finanziari europei. Come interpretare la mossa del Gruppo Wagner?
La giornata di ieri ha suscitato crescenti preoccupazioni riguardo al conflitto innescato dalla Russia negli ultimi anni. Prigozhin, fondatore e capo del Gruppo Wagner, un’organizzazione paramilitare russa nota per il suo coinvolgimento in conflitti internazionali, in particolare in Ucraina e Siria, ha attirato molta attenzione questo fine settimana a causa delle sue recenti azioni. La marcia verso Mosca, che ha generato notevole discussione, sembra essersi interrotta improvvisamente in un modo che molti considerano «totalmente irrazionale», apparentemente per evitare un «bagno di sangue». Prigozhin non avrebbe avuto intenzione di attuare un colpo di stato, ma piuttosto una «marcia della giustizia».
Tuttavia, questa presunta avanzata si è fermata dopo le ferme dichiarazioni del presidente Putin, il quale ha affermato che «avrebbe fatto tutto il possibile per fermare l’insurrezione». Attualmente, questa serie di eventi insoliti risulta confusa e le ragioni di ciò non sono ancora chiare. Tuttavia, molti esperti ritengono che la situazione si aggraverà ulteriormente in futuro e che difficilmente si sia trattato solo di un’operazione singola o di una mera dimostrazione di potere da parte del capo del Gruppo Wagner.
In che modo l’azione del Gruppo Wagner potrebbe impattare sui mercati finanziari?
I mercati finanziari non hanno interpretato questa notizia in modo negativo: il DAX, l’indice azionario tedesco considerato un punto di riferimento per il mercato europeo, ha aperto positivamente la sessione di borsa del 26 giugno, nonostante i tumultuosi eventi del fine settimana. L’indebolimento dell’influenza russa, secondo molti, dovrebbe essere visto positivamente dai mercati, nonostante le preoccupazioni geopolitiche, soprattutto per l’euro. Al momento, i tumulti non si sono trasformati in uno spargimento di sangue, ma hanno comportato un apparente indebolimento della posizione di Putin, e questo sembra essere stato interpretato positivamente dai mercati europei.
Ci sono molteplici scenari possibili e molti, secondo gli esperti, lasciano ancora troppo spazio all’immaginazione. L’uscita del Gruppo Wagner dal conflitto ucraino potrebbe essere una buona notizia e potrebbe spostare l’attenzione dei mercati verso la ricostruzione dell’Ucraina, aumentando la domanda di materie prime e probabilmente anche il prezzo.
Al contrario, alcuni sostengono che l’impunità di Prigozhin, in un contesto politico come quello russo, sia stata una mossa molto strana e che il Gruppo Wagner potrebbe semplicemente avere interessi in Bielorussia per conto di Putin, rendendo la marcia una farsa. Questo alimenterebbe l’incertezza e non sarebbe favorevole per gli asset rischiosi.
Comunque sia, scommettere sull’esito politico/militare con i mercati finanziari è tendenzialmente una mossa sconsigliata, soprattutto considerando che l’esito di questo evento è ancora incerto e ambiguo, talmente tanto da mettere in difficoltà persino gli esperti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA