La variante Omicron ha gettato un’ombra sulla ripresa economica dell’Europa: ci sarà una frenata del rilancio in questo finale di anno? Poche le certezze, ma gli analisti avanzano previsioni.
La varinate Omicron è davvero una minaccia nel breve-medio termine per la ripresa economica in Europa?
La domanda assilla analisti ed esperti in questo concitato momento per l’economia globale. In realtà, il rimbalzo delle Borse europee di stamane sembra indicare un superamento del panico da variante esploso nel venerdì nero della scorsa settimana.
Dalla BCE finora sono giunti messaggi di cautela, rinforzati da un tono ottimista grazie a vaccinazioni e piani di Governo più efficaci rispetto al 2020.
Tuttavia, proprio i dubbi sulla protezione degli attuali vaccino contro Omicron, espressi dal CEO Moderna, hanno riportato un certo pessimismo. In Europa, ci sarà l’effetto variante, oltre a quello inflazione che appare ancora più preoccupante?
Omicron e ripresa in Europa: quale impatto? L’ipotesi in un grafico
Al momento domina la prudenza, in attesa di capire a livello scientifico quanto sia pericolosa la variante Omicron e, soprattutto, quale risposta può dare il vaccino esistente.
Uno spiraglio di ottimismo è giunto oggi da Israele. Secondo il ministro della Sanità israeliano, Nitzan Horowitz, anche se si attendono indicazioni precise, “ci sono le prime indicazioni che chi è vaccinato con un vaccino ancora valido o con un richiamo sarà protetto da questa variante”
Le Borse sono rimbalzate nel vecchio continente. Quali previsioni si possono azzardare sulla ripresa economica?
Lo scenario peggiore lo ha elaborato Bloomberg Economics. Nell’estrema ipotesi che la variante sfugga totalmente ai vaccini, l’economia tornerebbe ai livelli di inizio 2021, almeno fino a quando non sarà disponibile un siero aggiornato. In questa situazione, ci sarebbe una contrazione dell’economia dell’Eurozona di circa il 2% nel primo trimestre, come nel grafico:
A subire il colpo maggiore sarebbe il comparto relativo a ospitalità, ristorazione, vendite al dettaglio, servizi. Dinanzi a una recrudescenza dei casi senza un vaccino efficace, sarebbe necessario probabilmente ordinare misure severe per spostamenti e attività aperte al pubblico. Il tutto, con un potenziale calo della fiducia proprio dei consumatori (e una diminuzione della domanda).
A questo punto, gli economisti guardano con attenzione alla BCE. Probabilmente l’imminente incontro del 16 dicembre non porterà nuove mosse, ma potrebbero esserci indicazioni sul 2022. Il PEPP, in scadenza a marzo, sarà prorogato con uno scenario in peggioramento?
Variante Omicron, aumento dei contagi, inflazione elevata più a lungo del previsto e Fed in approccio “falco” possono agitare la BCE nelle decisioni sul futuro della ripresa economica in Europa.
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