Elezioni Emilia-Romagna 2024, quando si vota? Data, candidati e sondaggi

Alessandro Cipolla

4 Luglio 2024 - 12:36

La guida alle elezioni regionali Emilia-Romagna 2024: la possibile data, la legge elettorale, chi potrebbero essere i candidati presidente e cosa dicono i sondaggi.

Elezioni Emilia-Romagna 2024, quando si vota? Data, candidati e sondaggi

Elezioni Emilia-Romagna 2024, quando si vota? Una domanda questa che serpeggia in tutta la Regione visto che Stefano Bonaccini - dall’alto delle 390.000 preferenze ottenute alle elezioni europee - è stato eletto al Parlamento europeo.

Ora che è ufficiale l’elezione a europarlamentare, Bonaccini ha rassegnato le sue dimissioni da presidente: a questo punto le elezioni regionali in Emilia-Romagna devono tenersi per legge entro cinque mesi.

Già da tempo però in Regione i partiti sono a lavoro per individuare i candidati presidente, con ogni decisione che con ogni probabilità sarà presa in estate con i primi nomi che già stanno circolando.

Con i primi sondaggi elettorali che già stanno provando a ipotizzare l’esito del voto, vediamo allora quale potrebbe essere la data delle elezioni regionali Emilia-Romagna 2024, la legge elettorale in vigore e i possibili candidati presidente.

ELEZIONI EMILIA-ROMAGNA 2024: LA GUIDA

Elezioni regionali Emilia-Romagna 2024: la data

Al momento non c’è ancora una data delle elezioni regionali Emilia-Romagna 2024. Come detto tutto dipenderà da quando Stefano Bonaccini verrà proclamato deputato al Parlamento europeo, momento in cui arriveranno anche le sue dimissioni da presidente.

La Regione ha appena corretto la norma che prevedeva che, in caso di voto anticipato, le elezioni regionali in Emilia-Romagna dovessero tenersi in un arco temporale compreso tra il 15 aprile e il 15 giugno.

Adesso invece le elezioni dovranno essere indette entro tre mesi dalle dimissioni del presidente, poi ci saranno i canonici due mesi di campagna elettorale. In totale così potrebbero passare al massimo cinque mesi, con le urne che con ogni probabilità si apriranno in autunno: la data più chiacchierata sarebbe quella di domenica 27 ottobre.

Nel 2020 invece le elezioni regionali in Emilia-Romagna si sono tenute in data 26 gennaio, con i seggi che così torneranno ad aprirsi in anticipo di qualche mese rispetto alla scadenza naturale della legislatura in corso.

La legge elettorale delle regionali in Emilia-Romagna

Alle elezioni regionali in Emilia-Romagna si voterà con la legge elettorale modificata il 23 luglio 2014, utilizzata per la prima volta poi in occasione di quella tornata elettorale.

Legge elettorale Emilia Romagna
Il testo completo della legge elettorale in vigore in Emilia Romagna

Come da prassi per le regionali ci sarà l’elezione diretta del presidente. Niente ballottaggio: sarà eletto il candidato che riuscirà a ottenere anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari.

Per garantire una sostanziale governabilità in Consiglio, alla lista o più liste che appoggiano il candidato più votato verrà assegnato un premio di maggioranza, pari a 27 seggi su un totale di 50.

In generale 40 consiglieri saranno eletti con un metodo proporzionale sulla base di liste circoscrizionali, 9 invece con sistema maggioritario nelle singole circoscrizioni mentre il restante seggio è riservato al candidato vincitore.

Sarà possibile effettuare un voto disgiunto, per un candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale e per una delle altre liste a esso non collegate, mentre la soglia di sbarramento sarà del 3% per le liste non coalizzate e del 5% per quelle invece coalizzate.

Emilia-Romagna 2024: i candidati

Le elezioni regionali anticipate in Emilia-Romagna in qualche modo erano scontate anche prima delle elezioni europee 2024, visto che un’elezione di Stefano Bonaccini appariva una cosa certa. I partiti così si sono messi a lavoro come è stata ufficializzata la candidatura del presidente per uno scranno a Bruxelles.

Al momento non c’è nessun candidato ufficiale per le elezioni Emilia-Romagna 2024, visto che le varie forze politiche sono appena reduci dalle fatiche delle europee e delle amministrative.

Tutte le attenzioni al momento sono focalizzate sul Partito Democratico, dove sembrerebbero essere due i nomi più caldi per il ruolo di candidato presidente alle prossime regionali: Michele De Pascale attuale sindaco di Ravenna e Vincenzo Colla, assessore regionale allo Sviluppo Economico.

Non è da escludere anche un ricorso alle primarie, mentre per quanto riguarda la coalizione appare scontata un’alleanza tra il Pd e Alleanza Verdi Sinistra, ma ci sarà da risolvere poi le questioni riguardanti Movimento 5 Stelle, Azione e Italia Viva: il sentore è che a rimanere fuori alla fine saranno solo i renziani.

Tutto da decidere anche nel centrodestra, ma a differenza del passato questa volta la scelta del candidato dovrebbe spettare a Fratelli d’Italia vista la grande crescita del partito di Giorgia Meloni anche in Emilia-Romagna.

Se la scelta dovesse ricadere su un candidato civico allora ecco che tutte le strade sembrerebbero portare a Elena Ugolini, rettrice del Liceo Malpighi di Bologna ed ex sottosegretaria all’Istruzione durante il governo Monti. In alternativa sarebbe sempre attuale il profilo del senatore meloniano Marco Lisei.

I sondaggi

A fine giugno Nomisma ha realizzato il primo sondaggio elettorale in vista delle elezioni regionali Emilia-Romagna 2024. Questo sarebbe lo scenario con quattro candidati in campo.

  • Centrosinistra - 47,5%
  • Centrodestra - 34,1%
  • Altro candidato - 10,7%
  • Movimento 5 Stelle - 7,7%

Situazione diversa invece con tre candidati in campo alle regionali 2024, con il centrosinistra allargato ai pentastellati che otterrebbe meno voti tutto a vantaggio di un ipotetico terzo nome.

  • Centrosinistra+M5s - 47,1%
  • Centrodestra - 32,8%
  • Altro candidato - 20,8%

Per il sondaggio infine queste sarebbero le intenzioni di voto verso i partiti alle regionali.

  • Pd - 24,2%
  • FdI - 14,8%
  • M5s - 5,4%
  • Verdi - 5,3%
  • Lega - 4,5%
  • Forza Italia - 4,4%
  • Azione - 2,7%
  • Indecisi - 18%

Il Pd così sarebbe per distacco il primo partito in Regione, con Fratelli d’Italia che si confermerebbe come leader del centrodestra in virtù del forte ridimensionamento della Lega.

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