Luigi Di Maio ha presentato il manifesto del nuovo gruppo in Europa: ecco chi sono gli alleati del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni europee.
“Unione Europea da ricostruire”. Questa è la mission del Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni europee di fine maggio, con i pentastellati che hanno presentato il manifesto del nuovo gruppo parlamentare a Strasburgo voluto proprio dai grillini.
Ma chi sono gli alleati europei trovati da Luigi Di Maio? Dentro c’è un po’ di tutto, dal populista croato Ivan Sincic alla destra polacca di Pawel Kukiz, aspettando di capire poi se ci sarà un legame anche con un eventuale partito dei gilet gialli in Francia.
I 5 Stelle alle elezioni europee
Nel 2014 il Movimento 5 Stelle, dopo essere entrato in massa l’anno prima in Parlamento, sbarcò anche in Europa decidendo far parte del gruppo EFDD, quello dell’Ukip di Nigel Farage.
Dopo cinque anni però i pentastellati hanno deciso di cambiare aria, ci avevano già provato in precedenza ma senza successo, dando vita a un nuovo gruppo visto che l’EFDD è troppo schierato a destra: all’interno ci sono anche i tedeschi di AfD e i Democratici Svedesi, due partiti di estrema destra,
Un gruppo nel Parlamento Europeo per poter esistere deve essere composto però da un minimo di 25 deputati provenienti da almeno un quarto degli Stati Membri, ovvero da 7 paesi differenti.
Luigi Di Maio quindi da tempo si è messo alla ricerca di possibili alleati, trovando al momento altri quattro partiti che hanno accettato di realizzare insieme un manifesto congiunto. La porta però rimane forzatamente aperta visto che si dovranno trovare almeno altre due forze politiche provenienti da paesi differenti.
Gli alleati di Luigi Di Maio
Al momento sono quindi cinque le forze politiche che compongono questo nuovo gruppo voluto dal Movimento 5 Stelle. Ecco nel dettaglio chi sono gli alleati che hanno sposato il progetto di Luigi Di Maio.
Zivi Zid (Croazia)
Alla presentazione del manifesto c’è stata la presenza di Ivan Sincic, il giovanissimo presidente (classe 1990) del partito croato Zivi Zid (letteralmente “Blocco Umano”) fondato dall’altrettanto giovane (classe 1985) Ivan Pernar sull’onda di un movimento nato per combattere gli sfratti.
Re dei social, vicino alle politiche di Putin e fautore di una politica economica basata sul sovranismo, Pernar alle elezioni del 2016 è riuscito a prendere con il suo partito il 6,23%. Adesso però i sondaggi in Croazia danno Zivi Zid al 16%, seconda forza politica del paese e certo di approdare anche in Europa alle prossime elezioni.
Kukiz’15 (Polonia)
Pawel Kukiz inizialmente in Polonia era famoso per essere un cantante rock, oltre che anche attore all’occorrenza, prima di decidere di fondare in occasione delle elezioni presidenziali del 2015 un suo partito, appunto Kukiz’15.
Candidato presidente, Kukiz prese il 21% dei voti soprattutto tra i giovani, schierandosi a destra con idee nazionaliste, euroscettiche e anti-sistema. Attualmente i sondaggi in Polonia danno il partito al 7%.
Akkel (Grecia)
Presente anche Evangelos Tsiobanidis del Partito Greco dell’Allevamento e dell’Agricoltura (Akkel), forza politica non di primo ordine e che, stando ai sondaggi in Grecia, difficilmente riuscirà a eleggere propri deputati alle prossime elezioni europee.
Liike Nyt (Finlandia)
Si tratta di un movimento fondato di recente (2018) con Karolina Kähönen che ha curato questa alleanza con i 5 Stelle. Il partito come i pentastellati fa della democrazia diretta un uno dei punti cardine, mentre le politiche economiche sono più incentrate sul liberismo.
Anche in questo caso però sarà difficile che il partito possa portare propri deputati a Strasburgo, visto che i sondaggi in vista delle elezioni parlamentari che si terranno in Finlandia ad aprile danno il partito sotto l’1%.
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