Quali sono i partiti in corsa alle elezioni europee 2024, le alleanze che sono state strette e gli obiettivi dichiarati dai leader.
Elezioni europee 2024, qual è la situazione dei partiti a quasi due mesi dal voto? Si sta avvicinando sempre più l’appuntamento dell’8 e 9 giugno, con le proverbiali grandi manovre che da tempo sono in atto in vista del voto comunitario.
L’Italia alle elezioni europee andrà a eleggere 76 europarlamentari attraverso un sistema di voto puramente proporzionale, con la soglia di sbarramento fissata al 4%; a differenza delle politiche non potranno essere fatte coalizioni, ma uno o più partiti possono unirsi in una lista unitaria.
In sostanza ogni partito correrà per conto proprio alle elezioni europee di giugno, con la campagna elettorale che sarà serratissima soprattutto per i candidati che dovranno ottenere un fiume di preferenze per poter sperare di ottenere uno scranno a Strasburgo e Bruxelles.
Negli ultimi giorni sono state ufficializzate diverse alleanze con la nascita di veri e propri “listoni”, ma non sono pochi i nodi che ancora devono essere sciolti soprattutto tra i partiti in bilico sulla soglia di sbarramento.
Al tempo stesso i vari leader hanno provato a indicare l’obiettivo del proprio partito in queste elezioni europee, ovvero quale percentuale di voti potrà essere ritenuta soddisfacente.
Vediamo allora nel dettaglio qual è la situazione partito per partito in vista delle elezioni europee 2024, un voto che con ogni probabilità sarà accorpato con il primo turno delle amministrative e con le regionali in Piemonte.
Elezioni europee 2024: alleanze e obiettivi dei partiti
Come da buona tradizione italica tutti i partiti sono ben attenti a osservare le evoluzioni dei sondaggi per le elezioni europee, che possono condizionare non poco le strategie in materia di alleanze e di campagna elettorale.
Diamo uno sguardo a quella che al momento è la situazione dei vari partiti che saranno in campo alle elezioni europee 2024.
Fratelli d’Italia
Per i sondaggi alle elezioni europee dovrebbe essere Fratelli d’Italia il partito più votato, con Giorgia Meloni che ancora non ha deciso se candidarsi o meno mentre la sorella Arianna già ha annunciato che non sarà presente in lista.
Recentemente Meloni ha spiegato qual è l’obiettivo di Fratelli d’Italia alle europee: prendere il 26% dei voti, ovvero la stessa percentuale ottenuta nel 2022 alle elezioni politiche.
Partito Democratico
Anche Elly Schlein ha lo stesso dubbio di Giorgia Meloni: candidarsi o meno alle europee come capolista in tutte le circoscrizioni. Il sentore è che entrambe le leader stiano aspettando che sia l’altra a fare la prima mossa.
Quanto agli obiettivi finora Schlein non si è sbilanciata in asticelle oppure percentuali, ma il Rubicone per la segretaria dem dovrebbe essere la soglia del 20%: se scende sotto allora le correnti interne potrebbero tornare a rumoreggiare.
Movimento 5 Stelle
Chi da tempo ha preso la sua decisione in merito alle elezioni europee è Giuseppe Conte, con l’ex presidente del Consiglio che non sarà candidato in prima persona alle elezioni europee.
Alle politiche del 2022 i 5 Stelle hanno preso il 15,6% dei voti, con l’obiettivo dei pentastellati che dovrebbe essere quello di non scendere sotto il 15% così da confermarsi come alleato indispensabile per il Pd.
Lega
Alle elezioni europee del 2019 la Lega superò ogni aspettativa arrivando a ottenere uno strabiliante 34% dei voti. Cinque anni più tardi la musica sembrerebbe essere cambiata per Matteo Salvini che non sarà candidato.
Per salvare anche la sua leadership, Salvini ha spiegato che l’obiettivo della Lega in queste elezioni europee è quello di finire in doppia cifra, correggendo il tiro rispetto a qualche settimana prima quando ha parlato di finire davanti al Movimento 5 Stelle.
Forza Italia
Dopo la morte di Silvio Berlusconi in molti erano pronti a scommettere sul declino degli azzurri, che invece vengono dati in salute dai sondaggi e sono andati bene alle regionali in Sardegna e in Abruzzo.
A fari spenti l’obiettivo di Forza Italia potrebbe essere quello di superare la Lega, ma il mancato accordo con Noi Moderati rende questa “operazione sorpasso” più complicata anche perché il Carroccio ha sfilato a Tajani diversi campioni di preferenze al Sud.
Azione
Carlo Calenda in teoria non dovrebbe candidarsi alle elezioni europee, ma ultimamente ci sono voci che vorrebbero l’ex ministro pronto a ripensarci il tutto per spingere Azione oltre la soglia di sbarramento del 4%.
Nei giorni scorsi Calenda ha siglato un’alleanza con i Repubblicani Europei - quello che rimane del vecchio Pri - che alle politiche sono andati insieme al Pd.
Alleanza Verdi-Sinistra
Alle elezioni europee sarà di nuovo in auge l’alleanza tra Sinistra Italia ed Europa Verde, anche se poi gli eventuali rispettivi rappresentanti dovrebbero andare a posizionarsi in due gruppi differenti all’Eurocamera.
Al momento i rossoverdi non hanno stretto altre alleanze nel variegato - e frammentato - universo delle sigle della sinistra in Italia, anzi la concorrenza sembrerebbe non mancare vista la scesa in campo di Michele Santoro.
Italia Viva
Matteo Renzi è stato il primo leader ad annunciare la sua candidatura alle elezioni europee 2024, tanto che si mormora di come l’ex premier possa ambire anche a un incarico di peso a Bruxelles.
Prima però ci sarà da superare la soglia di sbarramento del 4%, con Italia Viva che da sola sarebbe sotto stando ai sondaggi: oltre all’intesa trovata con Clemente Mastella, i renziani sarebbero in pressing su +Europa.
+Europa
Se alle elezioni di giugno +Europa dovesse presentarsi da sola ci sarebbero poche speranze di poter andare oltre il 4%; gli ex radicali così sono molto corteggiati sia da Azione sia da Italia Viva, ma una decisione ancora non è stata presa.
Libertà
È un fiume in piena Cateno De Luca, l’ex sindaco di Messina e leader di Sud Chiama Nord che alle europee ha lanciato il listone Libertà. Dentro c’è un po’ di tutto per cercare di portare propri rappresentanti nell’odiata Europa.
Rassemblement Valdôtain, Partito Popolare per il Nord, Italexit e Civici in Movimento oltre a Sud Chiama Nord, sono tanti partiti e i movimenti che hanno deciso di aderire alla lista Libertà, con Cateno De Luca che ha annunciato la candidatura anche del Capitano Ultimo.
Pace, Terra Dignità
La grande novità di queste elezioni europee senza dubbio è Pace, Terra Dignità lanciata da Michele Santoro, con il popolare giornalista che ha deciso di dare vita a una lista pacifista che però ora dovrà raccogliere le firme necessarie per essere della partita.
Già definiti i candidati di Pace, Terra Dignità: i nomi più roboanti sono quelli di Vauro, Paolo Rossi, Raniero La Valle e Piergiorgio Odifreddi. Ci sarà anche Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista, mentre Potere al Popolo e Unione Popolare al momento hanno deciso di restare fuori.
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