Alle elezioni europee 2024 sono stati 23.734 gli studenti fuori sede che hanno richiesto di votare nel Comune di domicilio: si tratta solo del 4% del totale, la sperimentazione ha fatto subito flop.
Alle elezioni europee 2024 dell’8 e 9 giugno saranno 23.734 gli studenti fuori sede che, sfruttando la possibilità concessa a loro in via sperimentale, potranno votare nel Comune di domicilio senza dover tornare così, spesso sobbarcandosi lunghi viaggi, dove si è residenti.
Si tratta di un sostanziale flop visto che, stando ai dati del 2022, in Italia sarebbero ben 590.000 gli studenti fuori sede: solo il 4% della platea totale di conseguenza ha fatto domanda entro i tempi previsti per poter votare alle elezioni europee, con le urne che in contemporanea si apriranno anche per le elezioni amministrative e regionali in Piemonte.
Da tempo in Italia è in atto una discussione sul permettere ai cittadini di poter votare nel proprio Comune di domicilio invece che in quello di residenza. Per motivi tecnici, in vista delle elezioni europee 2024 il governo ha deciso di permettere questa cosa solo agli studenti e non ai lavoratori fuori sede.
Gli studenti fuori sede - domiciliati per un periodo di almeno tre mesi in un Comune fuori dalla propria Regione di residenza - hanno avuto tempo fino allo scorso 5 maggio per scaricare l’apposito modulo e fare domanda, ma in pochi alla fine hanno approfittato di questa comodità.
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Elezioni europee 2024: il flop del voto per i fuori sede
Il voto degli studenti e dei lavoratori fuori sede alle elezioni europee 2024 nei mesi scorsi è stato un terreno di duro scontro politico, con l’opposizione che ha accusato il governo di fare melina su questo provvedimento il tutto per dei meri calcoli elettorali: per molti analisti infatti si tratterebbe di un elettorato più vicino al centrosinistra che al centrodestra.
Alla fine la montagna ha partorito il classico topolino, con il voto ai fuori sede consentito in via sperimentale solo agli studenti e non ai lavoratori, categoria questa molto più numerosa.
I numeri forniti dal Viminale però sono impietosi: solo 23.734 studenti fuori sede - il 4% della platea totale - hanno fatto domanda per poter votare alle elezioni europee 2024 nel proprio Comune di domicilio.
Come riporta YouTrend “la stragrande maggioranza degli studenti che hanno fatto richiesta di votare fuori sede studia nel Centro-Nord, con un picco di 9.398 studenti degli atenei nella circoscrizione Nord-Ovest; solo 157 studiano nelle Isole, mentre 642 studiano nelle regioni della circoscrizione meridionale”.
I motivi di questo flop potrebbero essere diversi. Per prima cosa c’è stata la poca informazione su questa possibilità, con le modalità da rispettare che poi potrebbero aver scoraggiato gli studenti più pigri.
In molti però potrebbero approfittare delle elezioni per tornare comunque qualche giorno a casa, visti anche gli sconti su treni e aerei che sono in vigore a patto poi di dimostrare di aver espletato il proprio diritto di voto.
Infine c’è la motivazione più probabile: tanti studenti hanno deciso di non votare alle elezioni europee, con il tasso di astensionismo che il prossimo 8 e 9 giugno dovrebbe far toccare nuovi record.
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