Il mercato sembra apprezzare i risultati delle elezioni in Grecia. Ciò si può osservare dalla discesa dei rendimenti dei titoli di Stato greci, in particolare sul decennale. Dopo 10 anni, il rendimento della scadenza a 10 anni greca è scesa al di sotto dell’omonima statunitense
In Grecia cambia il Governo: le elezioni hanno decretato vincitore il partito di centro destra Nuova Democrazia, guidato dall’ex banchiere Kyriakos Mitsotakis.
Per la prima volta da settembre 2015, il popolo greco ha avuto la possibilità di esprimere il proprio voto. A farne le spese Aleksis Tsipras, leader di Syriza, accusato di aver assecondato le politiche di austerity condotte negli ultimi anni su imposizione di Bruxelles e la Troika (per approfondire).
La reazione dei mercati: spread tra decennale greco e Usa sotto zero, non accadeva da 10 anni
Dopo un avvio positivo su nuovi massimi del 2019 a 900,31 punti, il principale indice greco, l’Athens Composite Index, lascia sul terreno un provvisorio 1,82%.
Se le azioni faticano, i titoli di Stato festeggiano. Dopo più di 10 anni, il rendimento del titolo di Stato greco a 10 anni è sceso al di sotto di quello del T-Note americano, attestandosi a -4,1914 punti base.
Spread tra il titolo di Stato greco e quello Usa a 10 anni. Fonte: Bloomberg
Nell’apertura di oggi, la carta greca ha visto una contrazione degli yield fino all’1,9432%, per poi stabilizzarsi intorno al 2,04%.
Il mercato sembra quindi apprezzare il programma di Mitsotakis, che prevede lo sblocco delle privatizzazioni e un primo taglio delle tasse. L’obiettivo del nuovo premier è quello di far rialzare il Pil, in modo tale da poter chiedere all’Europa di abbassare all’1-2% l’obiettivo di avanzo primario imposto ai creditori (ora 3,5%).
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