La reazione dei mercati dopo i primi risultati delle elezioni di midterm USA: quali conseguenze sull’azionario e sul valutario?
Le elezioni di midterm negli USA hanno tenuto i mercati con il fiato sospeso per l’intera giornata di ieri, martedì 6 novembre, quando in molti si sono interrogati sulle possibili conseguenze della consultazione.
Nel pomeriggio italiano gli americani si sono recati ai seggi ed esattamente come previsto dalla maggior parte degli osservatori hanno permesso ai Democratici di riprendere il controllo della Camera. Trump, invece, è riuscito a tenersi stretto il Senato.
L’idea di un Congresso diviso (con le relative conseguenze) era già stata prezzata dai mercati prima delle elezioni di midterm ma alcune reazioni sono risultate più evidenti delle altre.
Al seguente link tutte le informazioni e i risultati della consultazione elettorale
Elezioni midterm e reazione dei mercati: conseguenze sul valutario
Il cambio euro dollaro è stato tra i primi a reagire all’esito della consultazione elettorale. EURUSD ha toccato nella notte massimi di 1,1467 ma non è riuscito a consolidarli. Dopo un affondo su quota 1,1404 la coppia è riuscita a riportarsi intorno a 1,1448.
Non soltanto l’idea di un Congresso diviso, ma anche e soprattutto l’immagine di un presidente più vincolato e con una minore capacità di manovra hanno imposto al dollaro di perdere terreno contro le sue colleghe più famose.
Rispetto allo yen, ad esempio, il biglietto verde ha lasciato sul campo più dello 0,25% e la coppia ha provato persino a mettere in discussione quota 113 senza però riuscire nell’intento.
Contro la sterlina inglese, invece, il risultato delle elezioni di midterm ha imposto al dollaro di perdere un più contenuto 0,15%. In questo caso però le oscillazioni del cambio sono state determinate dall’apprezzamento di GBP determinato dal nuovo ottimismo sulla Brexit.
Mercati in focus: la reazione delle Borse
I futures di Wall Street e le Borse asiatiche sono inizialmente riuscite a guadagnare terreno grazie alle elezioni di midterm. I democratici hanno conquistato il controllo della Camera ed hanno di fatto bloccato l’agenda politica ed economica del presidente Trump.
Ovviamente, tra le conseguenze, la loro vittoria creerà non poche difficoltà ai Repubblicani che non riusciranno più ad approvare la propria legislazione in un batter d’occhio. Tra l’altro l’esito delle elezioni di midterm potrebbe mettere i bastoni tra le ruote a diverse proposte economiche di Trump non ancora entrate in vigore.
Nel bel mezzo della consultazione elettorale Wall Street è riuscita ad archiviare la seconda seduta della settimana in rialzo:
- Dow Jones: +0,68%
- S&P: +0,63%
- Nasdaq: +0,64%
Le Borse asiatiche, invece, hanno limitato i guadagni con il passare delle ore: il Nikkei, lo Shanghai, l’Hang Seng, il Kospi. Tutti i principali indici dell’est sono tornati a scambiare sotto la parità nelle prime ore del mattino.
Il risultato delle elezioni di midterm era stato ampiamente prezzato dai mercati ed è per questo che la loro reazione non si è tradotta in un pesante sell off. Ad emergere, però, è stato lo spettro di nuove difficoltà politiche che ha immediatamente determinato nuove incertezze per gli investitori. Ci si chiede, ora, quali saranno le conseguenze nel lungo termine della consultazione.
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