Alessio Villarosa, deputato che rappresenta gli indipendenti del Gruppo Misto, commenta con Money.it l’affossamento della candidatura di Casellati e fa il punto sull’elezione del capo dello Stato.
Al quinto scrutinio la candidata del centrodestra, Elisabetta Alberti Casellati, ha raccolto alla votazione per l’elezione del presidente della Repubblica meno voti del previsto venendo affossata anche dalla sua stessa coalizione. La presidente del Senato ha ricevuto meno voti di quelli che ci si attendeva dal centrodestra (lo scarto è di circa 70 voti) e a questo punto la tattica finora utilizzata da Matteo Salvini e dai suoi alleati inizia a traballare.
Alessio Villarosa, deputato che rappresenta gli indipendenti del Gruppo Misto e della componente di Alternativa c’è, spiega a Money.it cosa è successo finora e cosa potrebbe accadere nelle prossime ore, partendo dal presupposto che anche la sesta votazione quasi certamente terminerà con una fumata nera.
Villarosa, ex sottosegretario all’Economia ed ex esponente del Movimento 5 Stelle, sottolinea come il centrodestra sapesse bene a cosa andava incontro candidando Casellati, tanto che a suo giudizio la coalizione guidata da Lega, Fi e Fdi si sarebbe “voluta schiantare: è una tattica per arrivare a uno stallo e poi votare nomi come Draghi, Mattarella e Casini”.
I voti del gruppo rappresentato da Villarosa continueranno a confluire su Nino Di Matteo anche al sesto scrutinio, ma non viene esclusa la possibilità di una convergenza su un nome diverso nelle prossime votazioni, sempre nel caso in cui arrivi da parte dei grandi partiti una proposta concreta e ritenuta valutabile.
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Casellati ha raccolto meno di 400 voti: si può parlare di un flop? Il centrodestra ha commesso un errore gravissimo?
Il centrodestra sapeva benissimo di non avere i numeri ma si è voluto schiantare e a parer mio è tutta una tattica per arrivare ad uno stallo e poi votare nomi come Draghi, Mattarella o Casini.
Casellati dovrà riflettere anche sul suo ruolo al Senato? Chiederete le dimissioni?
La Casellati, dalle notizie che sono venute fuori, sembra che addirittura mandasse messaggi per farsi votare mentre è presidente del Senato. Le dimissioni dovrebbe chiederle a se stessa e non è scontato che venga fuori una richiesta nostra.
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Cosa succederà ora? Come cambia la partita?
Siamo in attesa di capire cosa faranno le altre forze politiche ma credo in un’altra fumata nera.
Quale sarà la vostra posizione? Cosa farete già dalla sesta votazione?
Noi siamo aperti a personalità di alto livello, ma che al momento non arrivano né dal centrodestra né dal centrosinistra. Quindi per ora continuiamo a votare Di Matteo e manteniamo i nostri numeri saldi. Aspettiamo e vediamo cosa succede di volta in volta, ci riuniamo di continuo e ci riuniremo a ogni fine votazione così come lo faremo appena finisce questo sesto scrutinio.
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