Elezioni Veneto 2025, quando si vota? Data, candidati e sondaggi

Alessandro Cipolla

11 Aprile 2025 - 13:06

La guida alle elezioni regionali Veneto 2025: la possibile data del voto, la legge elettorale in vigore, chi sono i candidati in campo e cosa dicono i sondaggi elettorali.

Elezioni Veneto 2025, quando si vota? Data, candidati e sondaggi

Elezioni Veneto 2025: sono da tempo a lavoro i vari partiti nonostante manchi ancora molto all’apertura delle urne, con il governo che starebbe valutando una sorta di election day accorpando tutte le regionali mentre la tornata delle amministrative si terrà a fine maggio.

Al momento non è noto quando si voterà per le elezioni Veneto 2025, ma già sarebbero diverse le ipotesi sul tavolo anche se non sarà facile mettere d’accordo tutte le Regioni che saranno chiamate a eleggere il nuovo presidente.

Per quanto riguarda i candidati, Luca Zaia non può candidarsi anche se l’attuale presidente vorrebbe poter correre per un nuovo mandato: dopo lo stop della Consulta alla legge votata in Campania le chance adesso sarebbero praticamente nulle.

Il centrodestra così presto potrebbe dover scegliere un nuovo candidato da presentare alle elezioni regionali in Veneto, con l’attuale sindaco di Treviso, Mario Conte, che sarebbe in pole nel caso in cui la scelta dovesse restare in mano alla Lega.

Tutto da decidere anche nel centrosinistra, dove di recente è circolata l’ipotesi di una candidatura di Andrea Crisanti, microbiologo e attuale senatore del Pd. Prima però ci sarà da capire quali partiti faranno parte della coalizione.

Con i primi sondaggi elettorali che già stanno provando a ipotizzare l’esito del voto, diamo uno sguardo alla possibile data delle elezioni regionali Veneto 2025, a chi potrebbero essere i candidati e ai dettami della legge elettorale.

La data delle elezioni regionali Veneto 2025

Come detto ancora non è ufficiale la data delle elezioni regionali Veneto 2025. Nel 2020 a causa della pandemia il voto non si è tenuto in tarda primavera, ma i cittadini si sono recati alle urne a fine settembre.

Nel 2025 per le regionali si voterà, oltre che in Veneto, anche in Puglia, Campania, Toscana, Marche e Valle d’Aosta, con il governo che sembrerebbe spingere per un election day in autunno.

Non sarà facile però trovare una data che possa andare bene a tutti. In Campania per esempio la finestra elettorale utilizzabile è quella che va dal 20 Ottobre 2025 al 20 Gennaio 2026, con la decisione finale che dovrebbe arrivare a breve con le ultime voci che parlano di urne aperte a novembre.

La legge elettorale in Veneto

Per le elezioni regionali in Veneto si vota con una legge elettorale del 2012 che è stata in parte modificata nel maggio 2018. Non essendo previsto un ballottaggio, verrà eletto presidente il candidato capace di ottenere anche un solo voto in più rispetto agli altri sfidanti.

Lo Zaiatellum come è stato rinominato è un sistema di voto proporzionale che prevede l’assegnazione di un premio di maggioranza: nel caso di un candidato che ottiene più del 40% dei voti, a questo gli verrà attribuito il 60% dei 50 seggi in totale.

Per accedere alla ripartizione dei seggi, una coalizione deve superare la soglia di sbarramento del 5% dei voti mentre per le liste singole l’asticella è fissata al 3%. Per quanto riguarda i consiglieri è stato eliminato il vincolo dei due mandati.

Sarà possibile infine per un elettore fare un voto disgiunto (per un candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale e per una delle altre liste a esso non collegate) ed esprimere una doppia preferenza per i candidati consiglieri, che però devono riguardare candidati di genere diverso della stessa lista (un uomo e una donna o viceversa), pena l’annullamento della seconda preferenza.

I candidati alle elezioni regionali in Veneto

Quando si parla di elezioni regionali in Veneto il primo nome che viene in mente è quello di Luca Zaia, dal 2010 presidente di Regione e che nel 2020 ha ottenuto un terzo mandato con il 76,8% dei voti, un record in Italia.

Il presidente vorrebbe presentarsi anche alle elezioni Veneto 2025, ma a livello normativo questo non è possibile con Fratelli d’Italia che a questo punto potrebbe avallare un’investitura per Elena Donazzan.

Forza Italia però starebbe spingendo per un’investitura di Flavio Tosi, l’ex sindaco di Verona che nel 2015 si candidò a presidente correndo per conto proprio in opposizione a Luca Zaia.

La Lega però vuole tenere a tutti i costi il Veneto, con il nome più caldo che sarebbe quello di Mario Conte - attuale sindaco di Treviso - e della vicepresidente regionale Elisa de Berti.

Nel centrosinistra è stata definita la coalizione che comprenderà Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle, Il Veneto che Vogliamo, +Europa, Volt, Partito Socialista Italiano e Movimento Socialista Liberale.

Come candidato presidente della coalizione di centrosinistra, di recente è circolato il nome di Andrea Crisanti, microbiologo divenuto celebre durante la pandemia e attuale senatore del Partito Democratico, ma di recente si sta parlando molto anche della biologo Antonella Viola.

In alternativa il centrosinistra potrebbe portare su due sindaci - civici ma di area - come Damiano Tommasi (Verona) e Sergio Giordani (Padova).

Sarà in campo anche Riccardo Szumski, medico ed ex sindaco di Santa Lucia di Piave che sarà il candidato presidente della lista ReSistere.

I sondaggi delle elezioni Veneto 2025

Lo scorso 25 luglio è stato diffuso il primo sondaggio elettorale sulle elezioni regionali Veneto 2025, realizzato da Quaeris per conto di Veneziepost. Questo sarebbe il responso su quale coalizione sarebbe la più idonea a governare.

  • Coalizione di Centrodestra (50,8)
  • Coalizione di Centrosinistra (29,5)
  • Nessuna delle due/Altre liste (19,7)

Lo stesso sondaggio poi ha chiesto agli elettori di centrodestra quale sarebbe il candidato presidente preferito.

  • Roberto Marcato (16,5)
  • Mario Conte (23,6)
  • Flavio Tosi (27,7)
  • Elena Donazzan (32,2)

Se Luca Zaia alla fine non dovesse candidarsi, sarebbe Elena Donazzan la candidata preferita da parte degli elettori di centrodestra.

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